Occupazione, il Molise flagellato dalla crisi economica ha bisogno di misure urgenti per evitare una bancarotta a cui sarebbe difficile, poi, trovare rimedio. Alla luce delle tante, troppe vertenze lavorative che stanno caratterizzando la Regione, ritengo opportuno rimarcare come non sia più possibile affrontare tutte queste situazioni prese singolarmente, ma sia necessario definire una più ampia ‘Vertenza Molise’, che tenga conto della situazione generale di estrema difficoltà in cui versa il territorio. Di fronte a un simile scenario occorre chiedere l’aiuto urgente del Governo centrale, affinché dedichi alla Vertenza Molise tutte le attenzioni necessarie.
A rendere il quadro generale ancora più fosco contribuiscono alcuni dati oggettivi che non possono essere sottovalutati. Primo fra tutti il fatto che il Molise sia una delle regioni italiane con il più basso reddito pro capite. E in seconda battuta il fatto che sia tre le regioni più svantaggiate per quanto riguarda la presenza delle infrastrutture necessarie allo sviluppo economico. Per tutti questi motivi, appare indispensabile fare fronte comune per ottenere il sostegno del Governo. Così come è stato per la questione dell’Electrolux, che ha visto un immediato interessamento del Governo e che solo pochi giorni fa ha avuto una positiva conclusione, così anche per la Vertenza Molise è dovuto un coinvolgimento diretto degli esponenti dello Stato. La questione molisana, infatti, non è certamente meno rilevante di quella dell’Electrolux. E affinché si giunga anche per la nostra regione a un esito altrettanto efficace, è necessario porre in essere le stesse misure già utilizzate per risolvere la crisi dell’azienda svedese. Crisi che ha visto una soluzione positiva grazie alla coesione di tutte le parti sociali interessate, dai lavoratori ai sindacati, dalle Regioni al Governo. La vertenza è stata sbloccata grazie agli interventi diretti del Governo, come ad esempio la riduzione del 10 per cento dell’Irap, e grazie alle iniziative delle Regioni. L’ente regionale in Friuli Venezia Giulia, ad esempio, ha garantito il sostegno agli investimenti nell’ambito di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica, nell’ambito dei contributi per i contratti di solidarietà e per i progetti di formazione e riqualificazione professionale, e attraverso la conferma della candidatura delle aree relative agli insediamenti produttivi del settore dell’elettrodomestico tra quelle dove sono possibili aiuti di Stato a maggiore intensità, in considerazione dello svantaggio socioeconomico. L’unità d’intenti, e un serio interessamento delle istituzioni governative, ha permesso così di salvaguardare migliaia di posti di lavoro. Ciò deve avvenire anche per quel che riguarda il Molise. Non si può più attendere oltre.
Cosmo Tedeschi
responsabile per lo Sviluppo economico
della segreteria del Pd