“L’allarme usura lanciato dalla Cgia Mestre che incombe sulle imprese molisane – e
aggiungiamo anche su numerose famiglie – non aggiunge nulla di nuovo alla ben
nota situazione di sofferenza dell’economia regionale che non intravede alcuna
prospettiva di ripresa”. Così Aldo Di Giacomo, presidente Associazione Cultura e
Solidarietà, per il quale “di fronte ai tanti indicatori economici e sociali, tutti
allarmanti, non si registra a livello istituzionale e politico un’adeguata
consapevolezza ma si naviga a vista oppure si nascondono dati e rapporti sotto il
tappetino. Le conseguenze sono per i titolari di piccole imprese l’impossibilità di far
fronte al credito bancario, la strada obbligata della chiusura e per l’occupazione la
riduzione di posti di lavoro diretti o dell’indotto. Anche al Sud ci sono invece Regioni
che hanno attivato forme di micro-credito ed aiuti per ridurre i danni di una seconda
pandemia. Sono esempi da seguire tanto più che la Zes unica Sud – aggiunge – dopo
la “bacchettata” al Governo ad opera della Corte dei Conti che ne ha chiesto
modifiche sostanziali si sta risolvendo nell’ennesima delusione. Per l’economia
molisana – conclude – c’è sempre più bisogno di un Piano straordinario che si occupi
con priorità della salvezza di piccole attività produttive, per lo più ditte individuali o
di famiglia, che rischiano di scomparire”.
Usura – Di Giacomo (Ass. Cultura e Solidarietà), non si registra a livello istituzionale e politico un’adeguata consapevolezza
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