‘Uniti per la Costituzione’ : il principio di eguaglianza diventi il centro del programma politico delle classi dirigenti

Ricorre, un evento storico per il nostro paese: è, infatti, trascorso un anno dalla vittoria del No nel referendum costituzionale sulla “riforma” voluta dal Partito Democratico. Fu la vittoria di un popolo, che non si oppose soltanto a dei contenuti considerati dannosi per il nostro paese, ma anche ad una complessiva filosofia sottesa ad un certo metodo di gestione del potere. Un metodo basato sull’arroganza, sull’ostinazione, sulla prevaricazione dell’avversario politico, sul disprezzo dei meccanismi di garanzia delle minoranze, sull’uso strumentale del bene più prezioso di cui può godere la società: una Costituzione che racchiude i principi basilari di una pacifica convivenza civile, fondata sulla giustizia.

‘Uniti per la Costituzione’ è al lavoro insieme a tante altre forze sociali e singoli cittadini, attivi in Italia (a partire dal ‘Coordinamento per la democrazia costituzionale’, di cui fa parte) come in Molise, per far sì che il principio democratico su cui la Costituzione fonda la nostra Repubblica diventi, nella realtà, e non solo nelle enunciazioni, una pratica quotidiana diffusa, e che il principio di eguaglianza, non solo formale ma anche sostanziale, diventi il centro del programma politico delle classi dirigenti presenti e future.

Michele Barone
Portavoce Uniti per la Costituzione

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