Care signore e cari signori onesti, giovani tutti speranza di vita in questa piccola Terra d’Italia, sappiate discernere, e prendete immediata consapevolezza che il barricarsi dietro a comitati o a gruppi portatori di presunta Verità assoluta è penalmente rilevante sotto il profilo etico.
Oltre al diritto normato esistono leggi e regole che ordinano le relazioni e gli equilibri collettivi, leggi e regole secondo le quali farsi scudo delle altrui sofferenze, a sol fini economici o politici, è meritevole di applicazione della pena più grave: l’isolamento a vita, cosiddetto esilio/ergastolo.
Di Santi Inquisitori oggi il Molise ne ha tanti, tutti schierati contro il Governatore2013 (lo chiameremo così) Entità portatrice di disgrazie, catastrofi, interessi di parte, regressione culturale, contaminazioni ambientali, epidemie, carestìe e disoccupazione.
L’Entità Governatore2013, lunga-magra-dura-cattiva, in antitesi alla precedente bassa-grassa-morbida-buona, in soli 34 mesi di comando, con il suo Esercito di ignavi, contrarrà debiti per circa 350milioni di euro, chiuderà fabbriche e aziende, demolirà ospedali, strade, coste, borghi antichi, castelli, chiese, infrastrutture e tanto altro, tutto al sol fine di viaggiare leggero in metropolitana e per essere ricordato come Entità Governatore2013 lunga-magra-dura-cattiva.
Quotidianamente accuse infamanti vengono rivolte al Governatore2013, accuse a volte corrispondenti a una parte del vero, a quella parte del vero immutata che nel tempo assai recente era stata mirabilmente celata dai “racconti delle mezze verità” che, seppur non uguale alla menzogna premeditata, è pari all’uso improprio di dati storici, che non è Verità assoluta, che non è Libertà per i molisani.
La saggezza è di chi controdeduce e critica se stesso. Il ragionevole dubbio di aver fatto male o di non aver del tutto fatto bene deve attraversare la ragione di ogni Entità governativa di tutti i tempi. Ipotizzare la fallibilità della propria azione politica è, infatti, segno di equilibrio. Nessuno, dico nessuno, può arrogarsi il potere di imporre scelte assolute.
Il passato è agli atti, così come lo sarà presto il presente.
La genesi dell’ordinamento costituzionale della repubblica è frutto di un lungo processo storico che ne stabilì modelli normativi e metodi di realizzazione degli stessi, nell’alternarsi delle due anime liberale e autoritaria. A seguito di leggi e riforme si giunse alla individuazione, per organizzazione costituzionale artt. 121 e 122, degli organi regionali fondamentali: il corpo elettorale regionale, il consiglio regionale, la giunta regionale e il presidente della giunta regionale.
Le attribuzioni di democrazia diretta conferite al corpo elettorale regionale, nelle precipue modalità attuative, determinano nell’anno 2013 la elezione di Paolo di Laura Frattura presidente della Regione Molise e del consiglio regionale nelle sue 20 unità rappresentative.
L’attribuzione in capo al consiglio regionale di potestà legislative e regolamentari, di controllo politico nei riguardi del governo regionale, nonché delle istituzioni amministrative regionali di governo, definiscono il ruolo essenziale per far valere principi di democraticità che, chiaramente, non possono essere condizionati da ‘Santi Inquisitori’ esterni all’organo consiliare, mossi nella stragrande maggioranza da esclusivi interessi economici e privati, e non di certo da nobili principi di interesse collettivo.
Lo scioglimento anticipato del consiglio regionale, per ipotesi semplice di violazione di norma costituzionale (vedasi la dichiarazione di illegittimità costituzionale di un singolo disposto di legge regionale o di similare e pari azione), è inconfigurabile. E’ invece necessario che si individui una serie di gravi violazioni della legalità, idonea a dimostrare la volontà di operare al di fuori ed in contrasto con il quadro normativo-costituzionale, per il ritorno a obbligata nuova elezione.
Tornando all’augurio sincero iniziale…
…mente aperta a tutti, mente critica e democratica, mente rispettosa dei principi costituzionali ed etici, mente prudente.
L’evoluzione futura del Molise non passa per la demonizzazione della politica o del Governatore2013, ma per la individuazione di oggettivi binari di crescita e di sviluppo solidale con senso storico-conoscitivo realistico, senza assolutizzazione dei canoni valutativi vigenti, per azione relativistica dei Santi Inquisitori. Ma chi sono i Santi Inquisitori?
La mente critica vigila e si interroga, mette in crisi le proprie convinzioni, sceglie la via della domanda e non ha paura del fallimento di ciò che non sapeva, o che aveva scelto di non sapere.