Sulla vicenda del buco all’azienda Fai della Camera di Commercio, buco di 485.000 euro di cui non sono mai state chiarite le dinamiche, abbiamo ascoltato il senatore Ulisse Di Giacomo che già presentò un’interrogazione parlamentare sulla vicenda
Senatore, lei che a suo tempo sollevò con un’interrogazione parlamentare la vicenda dell’azienda speciale Fai della Camera di Commercio come valuta il fatto che a distanza di anni ancora non è chiaro cosa è successso? “Si tratta di un’altra brutta vicenda che ha comportato un buco di ben 485.000 di soldi pubblici, e personaggi coinvolti allora nella vicenda sembra che siano protagonisti nel rinnovo, in corso in questi giorni, dell’ente Camera di Commercio di Campobasso”.
Si attiverà quindi sulla vicenda? “Certamente, visto anche il rilievo che la cosa sta avendo presso l’opinione pubblica. Voglio capire cosa effettivamente è successo alla Fai, come sono stati utilizzati i copiosi fondi pubblici per corsi di formazione che la Fai e la Camera di Commercio gestivano in assoluta autonomia. Voglio capire, e voglio soprattutto i cittadini capiscano, chi sono i nomi, le persone cui erano affidate queste attività formative e perché alla fine si sia creato un deficit, pagato dalle imprese e dai contribuenti molisani di quasi mezzo milione di euro”.
Concretamente come si muoverà? “Produrrò una nuova interrogazione parlamentare in cui chiederò di conoscere, oltre ai dati sopramenzionati, i rapporti intercorsi tra il Presidente della Camera di Commercio dell’epoca, Paolo Frattura, eventuali persone a lui strettamente legate all’interno della Fai e l’aspirante nuovo Presidente della Camera di Commercio di Campobasso, Paolo Spina. Pretendiamo chiarezza e che tutto avvenga alla luce del sole. E chiederò, visto il processo di rinnovo dei vertici della Camera di Commercio, tempi rapidissimi nella risposta”.