Il modello Molise e il recupero dei tratturi come motore per il rilancio turistico molisano sono stati i temi trattati dal presidente della Regione Molise, Donato Toma, intervenuto da remoto alla prima giornata del Forum degli Enti locali e delle imprese nel Mediterraneo, dedicata allo sviluppo del sistema turistico locale ed esperienziale.
Il presidente ha ricordato quanto fatto dal Governo regionale, negli ultimi tre anni e mezzo, a sostegno del turismo, della cultura e del marketing territoriale: il Piano strategico regionale per lo sviluppo del turismo, il Piano di comunicazione, l’ideazione di un nuovo brand e altri interventi di posizionamento che hanno contribuito a diffondere la “destinazione Molise” in Italia e nel mondo e permesso al Molise di uscire dall’anonimato in cui era stato collocato da decenni, nonché di diventare fortemente attrattivo nella domanda turistica.
«Ci siamo fortemente ispirati al “glocal” – ha detto – che ci ha consentito di coniugare le peculiarità del territorio con le opportunità offerte della globalizzazione attraverso la realizzazione di grandi eventi culturali a forte attrazione internazionale. Nelle ultime due estati abbiamo fatto registrare il “tutto esaurito”. Il nostro sforzo è ora concentrato nel fare in modo che la domanda turistica sia destagionalizzata e spalmata nell’arco dei dodici mesi. Ci stiamo lavorando e siamo fiduciosi che i risultati arrivino anche in questo segmento».
Sui tratturi ha ricordato come fra i progetti finanziati dal Contratto istituzionale di sviluppo per la Regione Molise, vi sia quello che riguarda i tratturi molisani, un’operazione che punta alla valorizzazione dei territori a partire dalle antiche vie di comunicazione.
Parlando di prospettive, il governatore ha detto che la Regione Molise guarda con particolare interesse a progetti di partenariato con le altre regioni, al fine di riqualificare, recuperare e valorizzare le vie della transumanza e i beni che emergono lungo tali percorsi, ma anche a porre in essere un’attività di ricerca territoriale per rendere operativo l’utilizzo della rete dei tratturi e contestualizzare tutte le altre iniziative collegate: recupero dei borghi, riscoperta delle attività artigianali, creazione di community territoriali e quant’altro si ritenga utile.
Per Toma, il futuro va nella direzione del turismo lento, dei cammini e di altre attività che possano essere idonee alla vocazione del territorio regionale e funzionali allo sviluppo turistico lungo i tratturi. Un turismo esperienziale che ben si concilia con le caratteristiche del Molise.