Turismo delle Radici. Si parte ed il Molise lo fa in grande stile!

Roma chiama e il Molise risponde. L’anno del turismo delle radici è alle porte e l’organizzazione perfeziona la macchina per accogliere i corregionali all’estero. Il 2024 che vedrà, si spera, arrivi di chi del Molise conosce la bellezza, le sue splendide peculiarità, l’accoglienza, in virtù di storie, racconti pieni di nostalgia e ricordi, ma non è mai o quasi mai venuto fisicamente a rimembrar passati di vita che, per un motivo o l’altro, hanno determinato la partenza, è alle porte e mai come ora, la nostra regione e l’Italia tutta, necessitano di riflessione, consapevoli ricordi, storie d’altri tempi. “L’uomo con la valigia di cartone” è ancora un ricordo forte, vivido. Il pianto per la partenza con la speranza di un ritorno, è stampato su ogni cartolina, nei ricordi di chi lasciò la propria terra per cercar fortuna e sperare prima o poi di poter riveder “le sue stelle”.

Quei ricordi oggi possono travalicare il sol desiderio di conoscenza, di un ricordo intriso di passioni, amori, consapevoli lasciti, di mura ormai cadute giù a causa della vetusta condizione di abbandono di quei beni una volta vissuti, di stradine che nascondevano la voglia e la pazzia di protagonismi amorosi d’altri tempi, la condivisione di serate passate allo scandire di orologi dal ticchettio rumoroso ma compagno di sapere, sapori, amicizie. Le piazzette ancora sono lì ad aspettare le serate nelle quali il gioco della fune, del campanone, del salto in groppa, dei giochi popolari tutti, la facevano da padrone, e mai avrebbero trasmesso la solitudine di cui oggi si vive. Passato e presente non potranno mai più fondersi in un tutt’uno a causa del tempo, ma tornare a camminare passi dalle scarpe aperte, stridulanti, mai più trucide e spesso considerate sprucidamente fuori schema, è un dovere conservativo, un modo per traghettare il male al bene, mascherare quella necessaria partenza in un ritorno, seppur in veste turistica. Il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, grazie a fondi del PNRR, si è assegnato un compito non facile ma realisticamente non impossibile: il ritorno al passato! Sembrerebbe un titolo di un film ma non è certamente così. Le proprie origini difficilmente si cancellano nei cuori e nelle menti di chi non ha abiurato la propria terra nonostante abbia ricevuto il benservito con un biglietto, spesso di sola andata. L’amore dell’identità è troppo forte per cancellare i calli dalle mani di chi nel lavoro della terra non ebbe a trovare la forza di costruzione, di chi non rinnegando il passato ha trovato benefici in una seconda Patria. Il passaggio generazionale non ha sconvolto e cancellato del tutto quel passato dei nonni, dei padri, che dai racconti seduti attorno ad una tavola imbandita e non spoglia del tempo che fu, generano appetiti diversi, sensazioni e curiosità di conoscere da vicino terre lontane scolpite nei volti rugati da lacrime di commozione che, indelebilmente, riconducono al paese natio. Premesse inconfutabili che hanno determinato condizioni favorevoli per progettare un ritorno temporaneo di corregionali di seconda, terza e quarta generazione che nel condividere con i propri cari esperienze e ricordi, sempre più vengono sollecitati nella voglia di vivere quei luoghi di cui al racconto. Convenzioni, attenzioni, contributi, sono stati messi in campo dal Ministero guidato da Antonio Taiani che nel costruire la squadra gestionale del progetto, e non a caso ha coinvolto in prima persona sindaci e associazioni, dando priorità a comuni meno frequentati da turismi diversi, con un numero di abitanti non superiore ai 6000. Cinque milioni di euro la dotazione messa a disposizione per il progetto al quale hanno aderito circa 850 comuni italiani. Il Molise si distingue per la più alta percentuale di adesioni con oltre 60 comuni. Nella giornata del 16 novembre 2023, lo stesso Ministro ha indetto l’ultima riunione prima dell’imminente bando per l’aggiudicazione di agevolazioni e contributi. L’invito, rivolto a varie regioni quali Molise, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, ha visto la delegazione molisana movimentarsi in massa e determinare il vero successo dell’iniziativa. Circa 60 sindaci e vari coordinatori comunali di progetto, accompagnati dalla coordinatrice regionale, dottoressa Costanza Travaglini, hanno calcato le porte blindate del Ministero posto sul colle di Piazza Farnesina. Una vera valanga molisana, rispetto ai numeri partecipativi davvero esigui di altre regioni, si è abbattuta sul Ministero che nel complimentarsi con la nostra piccola regione, ha voluto, tramite il segretario generale e i consulenti del Ministro, porre l’accento su come gestire il progetto stesso e favorire di concetto, l’arrivo dei nostri connazionali. Il Ministero è già da tempo al lavoro di concerto con gli altri ministeri, per organizzare viaggi di ritorno, assemblare pacchetti, favorire accoglienza e partecipazione. Il 2024 sarà l’anno del turismo di ritorno e con esso la partenza di un nuovo modo di partecipazione comune, collettiva, esplorativa, progettuale ma soprattutto orgogliosamente tutto Italiano. “I sindaci molisani hanno mostrato attenzione e tale attenzione non può che essere ripagata con attenzione pari o superiore” le parole di Antonio Taiani. La condivisione è l’unica arma per trasferire concetti nobili e mettere all’angolo condizioni d’autoreferenzialità e campanili nell’ottica di guardare lontano e partecipare alla rinascita culturale di una regione spesso dimenticata. Interventi apprezzabili e condivisibili quelli esplicitati dai sindaci quelli di Marisa Margiotta, Sabrina Lallitto, Daniele Saia, Stefania Pedrazzi, Michela Tamburri, Michele Venditti, Gianni Meffe, Gianfranco Paolucci, rispettivamente sindaci o delegati di Castel San Vincenzo, Casacalenda, Agnone, Morrone del Sannio, Castelpetroso, Carpinone, Torella del Sannio, Macchia Valfortore. Presenti oltre i citati, i rappresentanti e sindaci di Petrella Tifernina, Baranello, Sepino, Guardiaregia, Forli del Sannio, Oratino, Palata, Mafalda, Filignano, Guardialfiera, Busso, Gambatesa, Monteroduni, Pietrabbondante, Campochiaro, Pizzone, Longano, Salcito, Frosolone, Sant’Angelo del Pesco, Montecilfone, Ferrazzano, San Giuliano del Sannio, Sant’ Agapito, Montefalcone del Sannio, Bonefro, Campolieto, Montemitro, Conca Casale, Civitanova del Sannio, Castelpizzuto, Campolieto. Presenti altresì Maurizio Varriano coordinatore funzionale vari comuni, in primis per San Giuliano del Sannio e Valentino Carmine Mossesso consulente per il comune di Sant’Angelo del Pesco.

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