Esultiamo in sintonia con il Sindaco di Isernia Castrataro alla notizia della imminente
apertura ( facendo scongiuri !)al transito dei treni sulla tratta finalmente elettrificata da
Isernia a Venafro per Cassino – Roma . Certamente l’intervento legittimo, misurato quanto
determinato e collaborativo del Sindaco in nome della popolazione avrà dato la sveglia ai
responsabili di Ferrovie Italiane che cincischiavano e noi siamo comprensibilmente
compiaciuti che il Sindaco ci abbia chiamato a collaborare in nome e per conto dei cittadini
consumatori utenti.
I cittadini che partiranno in treno da Isernia saranno infine soddisfatti, non così gli utenti di
Campobasso dove la soluzione del problema sembra di la da venire.
Siccome noi, non ci stanchiamo mai di ricordare, siamo una associazione che con la vigilanza,
la denunzia, le proposte e’ impegnata nella soluzione dei problemi registriamo con
soddisfazione la dichiarazione del Presidente della Regione Roberti che ha affermato che ora
nel rapporto con le Ferrovie dello Stato, il registro cambia ( sempre che non ci ripensi) .
Soddisfatti perché da tempo abbiamo denunziato un atteggiamento di sottomissione della
Regione Molise rispetto a FFSS che non trovava giustificazione ricordando che la Regione
Molise è il committente del servizio con i soldi dei molisani e il rapporto di vecchio tipo era
fonte di non pochi problemi, tanto per cominciare del ritardo enorme nella consegna dei
lavori. Se il registro cambia il Presidente della Regione dia un segnale forte: stiamo
evidenziando da anni che il servizio è stato reso da Trenitalia con bus sostitutivi; come è stata
pagata ? Il kilometro su ruota è quasi un quinto del kilometro treno. Non vogliamo
perseguitare nessuno ma se il metodo di pagamento è stato sbagliato ci pare doveroso che si
recuperi quello che non era dovuto.
Il Presidente ella Regione faccia chiarezza anche sulla lievitazione dei costi per la elettrificazione. E’ possibile che una azienda che realizza ferrovie in tutto il mondo ci dica che i costi sono lievitati per lavori non previsti? Tutti sapevamo che le gallerie di oltre un secolo fa dovevano essere adeguate ai nuovi treni; quali sono gli imprevisti? Un terremoto, una alluvione?
E come è possibile che valenti ingegneri non abbiano pensato che mettendo mano ad un
terreno ci potevano essere effetti derivati ?
Ecco presidente Roberti, che contratto è stato stipulato ? Sono previste penali per i ritardi ?
La Regione è tenuta a pagare costi per questi “imprevisti?
Ci metta mano Presidente e vedrà che può essere possibile recuperare risparmi che avrebbero
potuto evitare tagli al servizio verso Termoli e Napoli improvvidi come noi pensiamo e
diremo.
Filippo Poleggi Presidente Movimento Consumatori Molise