La proroga sulla riapertura delle scuole in presenza (al 50%) permette alla Regione Molise qualche giorno di tempo per organizzare il servizio di trasporto che allo stato attuale presenta diverse carenze. Solo ieri, infatti, si è chiusa la manifestazione di interesse per acquisire la disponibilità delle ditte Ncc a fornire ulteriori mezzi. In questo contesto tuttavia ci sono aspetti che meritano di essere chiariti e meglio disciplinati per evitare pericolosi disservizi.
I Prefetti di Campobasso e Isernia hanno recentemente redatto documenti operativi sulle prescrizioni fondamentali per la ripresa delle attività didattiche in presenza. In particolare, è stato previsto un incremento dei mezzi di trasporto pubblico da parte della Regione, chiamata a garantire autobus aggiuntivi per il trasporto pubblico urbano ed extraurbano. Ciò significa un numero aggiuntivo di corse rispetto a quello attuale. Fondamentale sarà anche l’intesa con i sindaci di Campobasso, Termoli e Isernia, che provvederanno a realizzare ulteriori fermate, nei pressi dei plessi scolastici, al fine di decongestionare l’affluenza dei mezzi presso i rispettivi terminal.
Bisogna innanzitutto garantire ai ragazzi il rientro a scuola in sicurezza, ma ciò ha una molteplice valenza significativa. Potenziare il servizio Tpl con il supporto degli Ncc aiuterebbe infatti in prima istanza a contenere i contagi, e dall’altra consentirebbe ai lavoratori del settore una ‘boccata d’ossigeno’, con la possibilità di tornare a lavorare in un periodo che per la categoria ha rappresentato un colpo durissimo.
Quello che a mio avviso non torna, però, è la procedura secondo la quale le ditte Ncc debbano negoziare le tariffe con le ditte Tpl e non direttamente con la Regione. Questo sistema rischia di generare un meccanismo distorto con le ditte del Tpl che intascano l’intero corrispettivo da parte della Regione, salvo poi riconoscere una quota del tutto arbitraria alle ditte in subappalto. Avrei voluto discuterne in Consiglio regionale con una mozione, ma la Giunta si è ostinata a non voler recepire alcun indirizzo, evitando persino il dibattito sul tema.
Ad ogni modo, per le corse bis, ribadisco l’importanza di contattare prima le ditte di solo noleggio che hanno partecipato alla manifestazione d’interesse e poi le ditte che hanno sia Tpl che noleggio. È importante che la Regione sia presente ai prossimi tavoli tecnici per l’organizzazione delle corse bis, così da trattare sui compensi e sulla definizione del supporto e del contratto, e non fare da semplici intermediari con i concessionari concedendo loro troppi spazi di ‘manovra’.
Sulle possibili fermate strategiche che il servizio Tpl farà all’interno delle città per non creare assembramenti al terminal, un’altra soluzione potrebbe essere quella di predisporre servizi di navetta verso i vari istituti scolastici presenti nelle aree urbane con maggiore affluenza (Campobasso, Isernia e Termoli) con corse d’ingresso e uscita, e organizzarsi quindi con un piano dettagliato per gli studenti. Al contempo, a mio parere, sarà importante l’organizzazione di mezzi per gli spostamenti esclusivi del personale ATA nei vari istituti, anche con l’impiego di mezzi di tipo Van.
Il Ministero ha messo a disposizione delle regioni 53 milioni di euro per organizzare i trasporti in vista della riapertura delle scuole; i soldi quindi ci sono, e se il Molise non adegua i servizi con efficienza rischia il collasso sanitario.
L’auspicio è che almeno stavolta i soldi pubblici si investano coscienziosamente per garantire il diritto allo studio dei ragazzi, il contenimento dei contagi e il rilancio di una categoria in forte difficoltà. È necessario prevedere una chiara regolamentazione del servizio per tutelare al meglio tutti gli attori coinvolti ma soprattutto per garantire che gli studenti possano raggiungere le scuole in sicurezza senza assembramenti e senza essere costretti a raggiungere fermate improvvisate all’interno dei centri urbani.