In riferimento alle dichiarazioni rilasciate in questi giorni alla stampa dal Sindaco di Isernia e da altri autorevoli esponenti delle istituzioni pentre, in merito al corso di laurea in “Lettere e beni culturali” ed alla chiusura della sede di Isernia dell’Università degli Studi del Molise, si ripete e precisa, a beneficio degli Studenti, delle Famiglie e di tutti gli interessati.
– allo stato, l’unico corso di laurea che è stato trasferito da Isernia a Campobasso è quello triennale in “Lettere e beni culturali”. Tale decisione, ormai irreversibile ed assunta dagli Organi accademici all’unanimità, si è resa necessaria in quanto il numero degli immatricolati al predetto corso per l’anno accademico 2013/14 è stato di poche unità al di sopra dei requisiti minimi, uguali per tutte le università italiane, fissati dal Ministero. Il che ha reso indispensabile il trasferimento nella sede centrale, in grado di attrarre un maggior numero di iscritti, onde evitare la chiusura del corso ad opera del MIUR;
– per lo studio e la valorizzazione dei beni archeologici, l’Università conferma e rafforza il proprio impegno, in primis nella gestione e nella valorizzazione del Museo paleolitico di Isernia, così come dei tanti siti archeologici di cui è ricca la regione tutta. Gestione e valorizzazione che, è quasi superfluo precisarlo, scarsa correlazione hanno con la sede, peraltro vicina, in cui si svolge il corso di laurea triennale in “Lettere e beni culturali”;
– in merito alla sede di via Mazzini a Isernia, l’Università del Molise, già presente e radicata nel territorio pentro con la sede di Pesche, conferma quanto ormai da lungo tempo noto, ovvero la propria disponibilità a destinarla ai corsi di “Scienze della politica e dell’amministrazione” e di “Scienze politiche e delle istituzioni europee”. Tutto ciò, a condizione che l’Ateneo, già gravato dei costi di gestione, sia sollevato dall’onere del canone di locazione.
Deve tuttavia segnalarsi con rammarico che, ad onta della disponibilità ripetutamente manifestata dell’Ateneo, ad oggi, malgrado i mesi trascorsi, nessun ente locale o terzo ha comunicato all’Università degli Studi del Molise di essersi impegnato nei confronti del locatore al pagamento di tale canone per un tempo ragionevole, trasformando così dichiarazioni di intenti in fatti concreti. Il che imporrà al Senato Accademico ed al Consiglio di Amministrazione, convocati per la prossima settimana, di adottare le delibere consequenziali, valutando, salve novità dell’ultim’ora, il trasferimento dei corsi appena menzionati in altra sede a partire dal prossimo anno accademico.