“Non siamo contro l’accoglienza, ma avvertiamo l’urgenza di agire concretamente su un fenomeno che va controllato e disciplinato”.
Donato Toma è più volte intervenuto, nel corso della sua campagna elettorale, sul fronte dei migranti partendo dalla constatazione che il Molise ne accoglie un numero elevato rispetto alla densità della popolazione e all’estensione del territorio, dato questo che pone la regione al primo posto in Italia nell’accoglienza umanitaria con numeri che, in percentuale, sono quattro volte superiori a regioni come la Campania e la Lombardia.
“Ciò ha senza dubbio contribuito – spiega il candidato presidente – a diffondere un senso di insicurezza fra i nostri cittadini, soprattutto in quei paesi dove lo spopolamento fa sì che la presenza massiccia di migranti generi inquietudine e induca i molisani a sentirsi soverchiati in casa propria”.
“Il fatto, poi, che i migranti siano tenuti per lunghi periodi in totale inattività e non conoscano la nostra lingua, le nostre abitudini, le nostre tradizioni – prosegue Toma – non contribuisce a generare processi di integrazione con la popolazione locale. Si impone, dunque, la necessità di garantire a tutti una serena e proficua convivenza, nel rispetto reciproco e delle regole comuni. Idee chiare, seria e puntuale pianificazione, realizzazione di progetti concreti: è a questo che miriamo, anche in tema di migranti, per affrontare in modo efficace il problema, puntando innanzitutto a creare una rete di consultazione con tutte le parti coinvolte e riservando un ruolo per nulla secondario a tutti gli enti e associazioni”.
Per Toma è fondamentale, inoltre, fare un’operazione di chiarezza, in stretto raccordo con il Ministero degli Interni, sui Centri temporanei di accoglienza gestiti dalle Prefettura attraverso convezioni con operatori privati, sui progetti triennali SPRAR, e sull’esatto numero di migranti distribuiti sul territorio molisano.
“Occorre un maggiore controllo – conclude l’esponente politico – sui privati e un’attività ispettiva sul loro operato per verificare se rispettino le convenzioni stipulate. Non va sottovalutata la circostanza che, in altre parti d’Italia, la gestione dell’accoglienza sia stata spesso presa in carico da organizzazioni malavitose che ne hanno fatto un vero e proprio business e, dunque, dobbiamo vigilare con la massima attenzione affinchè ciò non accada anche in Molise”.
Toma Presidente