Una interrogazione presentata dal Senatore Costanzo Della Porta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sul collegamento viario tra l’A1 e l’A14 con una nuova opera che sostituirebbe l’ormai vetusta Bifernina (SS647).
Il parlamentare di Fratelli d’Italia, nell’interrogazione a risposta orale in Commissione, chiede al vertice del Dicastero se “intende porre in essere tutte le azioni necessarie affinché sia finalmente compiuta l’opera di collegamento trasversale dalla parte occidentale della penisola – Autostrada A1 – con quella orientale – Autostrada A14 – attraverso una strada a scorrimento veloce, ritenuta di rilevanza strategica nazionale”.
Nel documento presentato, Della Porta sottolinea come già trenta anni fa la Regione Molise aveva avviato una valutazione sulla fattibilità di un collegamento Adriatico-Tirreno tra A1 e A14, allo scopo di potenziare la viabilità e la sicurezza del collegamento tra la dorsale adriatica e quella tirrenica. Un collegamento strategico anche dal punto di vista commerciale.
Della Porta ripercorre la storia, spiegando come il progetto per la realizzazione del collegamento A1-A14 era stato ricompreso nel Programma delle Infrastrutture Strategiche dal CIPE nel 2001, poi ancora nel 2006 e 2011 quale opera pubblica di preminente interesse nazionale
Ad oggi, l’opera figura nel database del MIT (anno 2014) ed è riportata nella Relazione delle attività relative all’anno 2018 della Direzione Generale per la Vigilanza sulle Concessioni Autostradali.
Della Porta ricorderà al Ministro come, recentemente, si era anche presa in considerazione l’ipotesi di realizzare un raccordo autostradale tra la SS 85 Variante di Venafro e un nuovo casello tra San Vittore e Caianello. Un’opera da 3.513,35 milioni di euro.
“Il Molise deve cogliere l’opportunità di uscire dall’isolamento dettato da strade ormai vetuste – il commento del Senatore Costanzo Della Porta – Sia la direttrice verso l’Adriatico che verso il Tirreno sono indispensabili per il rilancio del tessuto economico, imprenditoriale e sociale del nostro territorio. Sarà nostro impegno dare impulso a quelle questioni aperte da decenni e sulle quali, per un motivo o per un altro, i procedimenti hanno subito forti rallentamenti. Il Molise non può più attendere”.