“Il centrodestra di Roberti abbaia e non morde, dietro l’apparente spavalderia dell’attuale maggioranza regionale si cela tutta la fragilità di una coalizione che, a solo un anno delle elezioni, è già in affanno e mostra le prime, importanti crepe”.
Lo afferma in una nota Vincenzo Notarangelo, segretario regionale di Sinistra Italiana.
“Al di là degli scarsi risultati politici (in 13 mesi nulla è cambiato in Molise in materia di sanità, lavoro, trasporti, sociale), il governo di via Genova non può nemmeno contare – come vorrebbero farci credere – su una squadra forte, compatta e coesa. La triste telenovela estiva sul secondo sottosegretario, che secondo le ultime indiscrezioni di stampa potrebbe (come giusto che sia) saltare, mette a nudo le contraddizioni di una classe dirigente incoerente, incompetente e ostaggio di fazioni e personalismi vari. Come spiegare altrimenti pure l’altra assurda telenovela, il caso Perrella? Prima rimosso e poi subito rinominato a commissario della comunità montana Fortore…”.
“I limiti della leadership di Roberti – spiega Notarangelo – sono emersi anche all’indomani della clamorosa debacle campobassana, dove il centrosinistra governa nonostante l’anatra zoppa e grazie al sostegno di due eletti che hanno pensato bene di abbandonare subito il centrodestra”.
“La scomoda ma sacrosanta verità – aggiunge – è che l’unico vero collante che tiene in vita la maggioranza regionale arriva il 27 di ogni mese e arriverà fino all’estate del 2028 con tanti zeri, cifre che il molisano medio può solo sognare e immaginare. Tutto il resto è noia, un leaderismo di facciata e un centrodestra inconcludente, efficace solo nel rispondere ai diktat dei poteri forti romani e che spesso inciampa su se stesso. Una coalizione che non è nemmeno in grado di definire al suo interno ruoli e incarichi, figuriamoci se può risolvere i mille e gravi problemi che affliggono questa terra”.