Un altro passo avanti nella difesa dei diritti degli automobilisti italiani. Come si apprende da agenzie di stampa, infatti, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato di avere avviato un procedimento di inottemperanza nei confronti di Aspi, principale concessionaria autostradale italiana. Il procedimento, spiega l’Authority, è stato aperto per inottemperanza alla diffida che imponeva ad Aspi di ridurre il costo del pedaggio o adottare procedure che riconoscessero agevolazioni tariffarie e rimborsi per le tratte autostradali “in cui si verificano rilevanti criticità nella viabilità a causa di lavori straordinari per la messa in sicurezza delle infrastrutture che risentono di gravi carenze nella gestione e nella manutenzione”.
L’Autorità aveva sanzionato la concessionaria per 5 milioni di euro per, in particolare, la mancata riduzione del pedaggio sulle autostrade A/16 Napoli/Canosa, A/14 Bologna/Taranto, A/26 Genova Voltri-Gravellona Toce e, per le parti di sua competenza, A/7 Milano-Serravalle-Genova, A/10 Genova-Savona-Ventimiglia e A/12 Genova-Rosignano.
Si tratta, com’è noto, di un tema che ho personalmente sollevato a più riprese nel tempo, anche per quanto riguarda il Molise e tutte le regioni attraversate dall’A14, denunciando tanto l’impercorribilità – causa centinaia di cantieri – delle arterie gestite da Aspi, quanto l’inopportunità del mantenimento del pagamento integrale del pedaggio sulle tratte maggiormente compromesse. Sono lieto, pertanto, di apprendere oggi che la mia battaglia trova eco in una delle principali autorità italiane di controllo. Né possono essere sufficienti le risposte di Aspi: è vero, abbiamo notizia di somme da essa incluse nel nuovo Piano Economico Finanziario a titolo di ristoro per i disagi vissuti dagli automobilisti, è necessario però che questi vengano immediatamente erogate agli utenti penalizzati ora e non alle vittime prossime, che vogliamo augurarci non vi siano più. Si tratta di un atto sacrosanto in un Paese che vuol definirsi civile e che non deve far pagare ai cittadini (anche) i tempi tecnici, e spesso biblici, della burocrazia.
Segnalo, infine, che se sull’A14, a seguito anche delle denunce del sottoscritto, molti dei cantieri sono stati rimossi, restano pesanti criticità su altre innumerevoli arterie, da Nord a Sud del Paese, dalla A10 in Liguria alla E45 Orte – Ravenna alla A16 Napoli – Canosa. Condivido e faccio mie, pertanto, le preoccupazioni del responsabile Lega per le infrastrutture, Edoardo Rixi, che nelle scorse ore ha chiesto al Ministero dei Trasporti un tavolo urgente per capire cosa sta accadendo alla rete prima del definitivo collasso”.
E’ quanto dichiara in una nota l’europarlamentare Lega Massimo Casanova, componente della Commissione UE Trasporti.