Questa drammatica situazione ha responsabilità precise: le scelte politiche e le leggi dei Governi europei che non consentono nessuna via di accesso sicura e legale nel territorio dell’UE e costituiscono di fatto quelle barriere che provocano migliaia di morti nel Mediterraneo. L’Italia non può essere lasciata sola o al massimo accompagnata da proclami e promesse nella gestione di un simile evento epocale.
La gestione dei flussi migratori, richiede una stretta collaborazione tra gli Stati dell’unione, la solidarietà e l’accoglienza dovrebbero essere principi fondativi di tutti .
Tutti dobbiamo impegnarci per costruire una risposta di pace, di democrazia di benessere sociale ed economico, senza fomentare paure o cavalcando ideologie come purtroppo avviene in questi giorni. Non dimentichiamoci mai che noi Italiani siamo un Popolo che ha vissuto una stagione di emigrazione verso altri stati. Oggi non possiamo voltare la testa da un’altra parte di fronte alle tragedie del mare e ai tanti troppi morti . L’Italia deve pretendere dall’ Europa una gestione collegiale e condivisa tra tutti gli stati membri, così come dovrebbe pretendere un cambio di marcia sulle politiche economiche neoliberiste che stanno colpendo in maniera drastica e grave milioni di cittadini dell’Unione, aumentando nei fatti i conflitti tra i cittadini europei sempre più in difficoltà e gli immigrati in cerca di un futuro migliore.