In campagna elettorale tutti hanno parlato di taglio ai costi della politica. Ecco la proposta di legge che presenteremo in Consiglio regionale: stop all’incompatibilità tra le cariche di consigliere e assessore e stop all’assegno corrisposto ai consiglieri sospesi dalla carica. Vediamo chi è d’accordo e chi invece ha mentito ai molisani.
Il Consiglio regionale non si è ancora insediato, ma il MoVimento 5 Stelle è già a lavoro per realizzare il programma esposto ai cittadini in campagna elettorale.
Così, già alla prima seduta utile, i portavoce M5S in Consiglio regionale presenteranno la prima proposta di legge regionale di questa consiliatura, dal titolo ‘Misure urgenti per il contenimento delle spese del Consiglio regionale e della Regione Molise‘.
La proposta tocca due aspetti. Primo: l’applicazione dell’articolo 15 della legge regionale 5 dicembre 2017 n. 20, che prevede la “Incompatibilità della carica di assessore con le funzioni di consigliere” con conseguente aumento dei costi di funzionamento della Regione Molise.
Con questa norma che vogliamo abrogare, infatti, tutti gli assessori nominati in Giunta sono considerati ‘esterni’, quindi devono lasciare il loro posto da consiglieri ai primi dei non eletti. In questo modo aumentano gli addetti ai lavori e di conseguenza anche i costi.
Questo aspetto comporta un aggravio economico sulle risorse libere della Regione Molise, soldi che potrebbero essere destinati a qualsiasi altra finalità per lo sviluppo del territorio. Per questo il MoVimento 5 Stelle punta a cancellare questo meccanismo anche perché si rischia che la composizione della Giunta sia frutto delle pressioni di chi vuole entrare in Consiglio e non sulla base di capacità e conoscenze.
Il secondo obbiettivo della nostra proposta di legge è la modifica dell’articolo 5 della legge regionale 25 luglio 2013 n. 10, che prevede l’ ‘Assegno in caso di sospensione‘. Un assegno pari al 50 per cento della indennità di carica destinato ai consiglieri regionali che vengono sospesi durante il loro mandato.
Per essere più concreti, Angelo Michele Iorio verrà nominato consigliere regionale e immediatamente sospeso per i prossimi 15 mesi, in quanto condannato. Pur non lavorando per i cittadini, però, percepirà il 50% della indennità di carica (circa 3 mila euro al mese). Noi chiediamo la modifica di questo articolo e proponiamo che l’assegno venga ridotto all’1% delle indennità di carica, cioè il minimo previsto per legge.
Crediamo che queste siano proposte giuste e soprattutto urgenti. Non è populismo e non pensiamo che con tali manovre si possano risolvere i problemi della regione, ma siamo certi che siano dei segnali significativi nei confronti dei molisani e, soprattutto, che siano decisioni di assoluto buon senso che il nuovo Consiglio regionale non potrà disattendere.
Noi non molliamo, stateci accanto e lottiamo insieme. Ci impegneremo in una seria e concreta opposizione e vi racconteremo, di volta in volta, tutto ciò che accade in Consiglio. È un vostro diritto.