Tagli alle corse ferroviarie, Gravina (M5S):È mancato l’ascolto preventivo dei bisogni reali dell’utenza e dei lavoratori da parte della Giunta Regionale

Nonostante le rimostranze sollevate nei giorni scorsi dai pendolari e dai dipendenti di Trenitalia, l’entrata in vigore dei tagli alle corse ferroviarie da e per Roma sono diventati effettivi dal 1 luglio 2024.

Durante la seduta odierna del Consiglio Regionale, è stata discussa l’interrogazione presentata su questo tema dal consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina e firmata anche dal collega Angelo Primiani. 

Il Presidente della Giunta Regionale, Francesco Roberti, ha risposto agli interrovativi posti da Gravina spiegando che la soppressione delle corse si era resa necessaria per contenere i costi, visto il debito contratto in questi anni con Trenitalia. Roberti ha ammesso però che solo ora verrà attuato un monitoraggio per capire se le soppressioni decise riusciranno a non creare disagi ai pendolari e a tutti coloro che utilizzano il servizio ferroviario per studio, lavoro e altre necessità.

«Pur comprendendo le difficoltà economiche di cui l’amministrazione deve tener conto, – ha sottolineato Gravina – è inaccettabile che solo ora si parli di monitoraggio per valutare l’impatto dei tagli delle corse sulle reali esigenze di di tutti coloro che quotidianamente usufruiscono di un servizio cruciale per il proprio lavoro, per il proprio studio e per la propria vita. Sarebbe stato il caso che il monitoraggio del quale oggi abbiamo avuto notizia in aula, fosse stato attuato a monte, preventivamente, come logica vuole, prima di prendere decisioni così importanti, attuate, appare chiaro, senza un adeguato confronto con chi utilizza quotidianamente questi servizi».

Gravina ha anche evidenziato un altro aspetto critico: «Il costo chilometrico che la regione Molise paga a Trenitalia per il servizio sostitutivo su gomma è decisamente più alto rispetto a quello del Trasporto Pubblico Urbano e Locale. Questo è un ulteriore punto sul quale riflettere nell’ottimizzazione futura di risorse che vanno gestite in modo attento ed oculato, ma senza per questo svilire le necessità e le esigenze dei cittadini. L’essere riusciti a ottenere, con la spinta e l’interessamento di tutti, quantomeno l’impegno da parte della Regione ad ottemperare all’audizione e all’ascolto dei rappresentanti delle parti toccate in prima persona dalle decisioni prese, ci auguriamo che possa rappresentare, per il futuro, il vero modello di condivisione da applicare e replicare».

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