“Su la testa!”, non solo uno slogan, ma un vero e proprio monito quello che Nino Santoro, Presidente di Federsolidarietà Confcooperative Molise, vuole rilanciare in occasione del 3 dicembre, Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.
Dopo il successo del seminario organizzato a Campobasso, in collaborazione con il Centro Servizi per gli studenti con disabilità dell’Università degli Studi del Molise e con il Consiglio Regionale, il Terzo Settore molisano ribadisce la necessità di un confronto proficuo tra gli attori del territorio. “Le associazioni di volontariato, le cooperative sociali e i coordinatori di ambito hanno lavorato, fino ad oggi, a testa bassa. Sono stati in prima fila nell’emergenza Covid, sostituendosi alle Istituzioni per l’offerta dei servizi ai più deboli. Il mondo del welfare è stato in continuo movimento, anche quando gli altri settori erano bloccati dalla pandemia“, ha commentato Santoro. Ora, per il Presidente di Federsolidarietà, è tempo di reagire. Il Molise è in attesa di molteplici finanziamenti: dal Pnrr al Piano nazionale di non autosufficienza, dalla l.112/2016 “Dopo di Noi” fino al nuovo Pon, che garantiranno alla nostra regione ingenti quantità di denaro. Soldi in arrivo che dovranno essere amministrati e gestiti al meglio, al fine di offrire ricadute positive sull’intero territorio. “Non possiamo permetterci di sbagliare ancora, a discapito delle persone più deboli, non parliamo solo dei disabili – ha spiegato Santoro – ma anche degli anziani non autosufficienti, delle persone autistiche e comunque di quelle più bisognose di assistenza. È arrivato il momento di essere interlocutori attivi; chiunque si presenterà alle prossime, imminenti elezioni non potrà non tener conto del Terzo settore che rappresenta, ormai, un numero rilevante di associazioni, cooperative, operatori, una massa critica“.
Federsolidarietà Confcooperative Molise chiede alla Regione di inserire in bilancio risorse adeguate per le politiche sociali e di procedere, come previsto dalle normative, a una co-programmazione e co-progettazione con tutti gli stakeholder. “Attendiamo di essere convocati e coinvolti in tutte le attività, come vuole anche il nuovo FNA, per il prossimo triennio. Da decenni – ha commentato ancora il Presidente Santoro – i vari assessori, che si susseguono, sono costretti ad elemosinare piccole compartecipazioni per accedere ai fondi, in questa occasione dobbiamo essere protagonisti e non spettatori passivi”.
Da Federsolidarietà ne sono certi: la politica non può più ignorare il variegato mondo del no profit, diventato fondamentale per il supporto alla persona. Un insieme di soggetti, tra i più disparati, che contribuisce al benessere della cittadinanza, intervenendo laddove le istituzioni non riescono più ad arrivare; riuscendo, persino, a colmare le gravi e profonde lacune del servizio pubblico.