«Il Matese declina il suo valore attraverso la natura, la ruralità, i suoi borghi. Dobbiamo ripartire da qui, rileggere il territorio, trovare la sintesi tra vocazioni originarie e nuove strategie di sviluppo».
Parola di Donato Toma, sempre più convinto che il Molise possa farcela se si riescono a mettere in campo azioni e strumenti innovativi.
Nell’ultima riunione di Giunta, è stato approvato, su proposta del governatore, lo Schema di Accordo di Programma Quadro denominato “Area interna Matese”.
Un provvedimento molto importante, all’interno del quale sono ricompresi la Strategia d’Area Matese, il quadro degli interventi, le relazioni tecniche, il Piano finanziario per annualità, gli interventi cantierabili, e che coinvolge un largo partenariato costituto da Regione Molise, quattordici Comuni ricadenti nell’Area matesina con Spinete capofila, Agenzia per la Coesione Territoriale, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e Ministero della Salute.
«Parliamo di un progetto pilota – spiega il presidente – che ha il suo punto di forza nel coinvolgimento delle comunità locali, ben quattordici paesi della fascia matesina, e nella convinzione che uniti si può invertire la tendenza della rarefazione del tessuto produttivo, dell’isolamento e dello spopolamento».
La Strategia Area del Matese insiste su diversi ambiti di intervento: accessibilità e mobilità turistica, accompagnamento alla creazione di impresa, uso del patrimonio agro-forestale, gestione e fruizione del patrimonio culturale e archeologico, sanità di prossimità e nuove figure professionali per l’assistenza territoriale, educazione al territorio, servizi ICT ed efficientamento energetico, animazione territoriale per l’attuazione della strategia d’area.
La dotazione finanziaria è pari a 6.788.000 euro e si avvale delle risorse del Piano operativo regionale 2014-2020 e della Legge di stabilità.
«Nella strategia d’Area del Matese – fa notare Toma – rilevante importanza assumono la valorizzazione dei beni archeologici, con un focus particolare su Altilia, e la tutela dell’ambiente in tutti i suoi aspetti naturalistici e socio-economici, in relazione alla costituzione del Parco nazionale del Matese, ma anche a realtà già consolidate sul territorio. Mi riferisco all’Oasi del WWF di Guardiaregia-Campochiaro, a Campitello Matese e a Roccamandolfi, un comprensorio dove si punta a coniugare la pratica sciistica con quella del turismo sportivo e naturalistico, ai cammini turistico-religiosi, come quello di Castelpetroso-Cercemaggiore inaugurato nel 2016, e ad altre eccellenze che esistono già».
«La nostra visione – conclude il governatore – è quella di far ritrovare la consapevolezza alle popolazioni di quel territorio che ci sono tutti i presupposti per una ripresa economica puntando su un modello sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale».