“A trentaquattro anni dalla strage che sconvolse Bologna e l’Italia intera ritengo sia indispensabile ricordare le ottantacinque persone morte e rivolgere un pensiero rispettoso ai loro familiari, affinché non si dimentichi quanto accaduto, ma soprattutto si continui a lottare contro ogni forma di terrorismo sovversivo tendente a rovesciare le regole della democrazia.
La forza e la determinazione delle famiglie delle vittime e delle associazioni da loro costituite, che hanno inseguito con convinzione e fiduciosa speranza il percorso per la individuazione dei colpevoli della immane tragedia, da parte degli organi preposti, hanno fatto sì che il ricordo di questa data contribuisse a lanciare un messaggio forte, la ricerca della giustizia sopra ad ogni altra cosa, ed a riaffermare quei principi di libertà, democrazia e legalità che sono alla base del nostro Stato.
Soltanto sostenendo la memoria e il ricordo di ciò che è stato, anche alle nuove generazioni, sarà possibile innescare una reale cultura del rispetto in cui ogni individuo sia libero di esercitare i propri diritti nel pieno alveo della legalità costituzionale”.