Finalmente è stato sottoscritto un protocollo di sicurezza sui luoghi di lavoro tra sindacati e rappresentanti di categoria. Lo ha dichiarato il presidente Giuseppe Conte al termine di una trattativa lunga e delicata, ma necessaria per superare dubbi e incertezze, garantire i massimi livelli di sicurezza per tutti gli operai e i lavoratori impiegati nelle grandi fabbriche, mantenendo livelli di produzione tali da permettere al Paese di non fermarsi del tutto.
In questo momento le priorità sono la tutela della salute dei nostri cittadini, il contenimento del contagio e la miglior gestione del nostro sistema sanitario nazionale. Ma abbiamo anche il dovere di coniugare contingenze sanitarie e contenimento delle ricadute economiche facilmente prevedibili.
Ho seguito direttamente ciò che sta accadendo allo stabilimento FIAT Powertrain di Termoli, dove è iniziato uno sciopero per mancanza di risposte sulla sicurezza dei lavoratori e sulla sanificazione degli ambieni.
Sono convinto che con la collaborazione di tutti, e nel rispetto dell’accordo siglato proprio questa mattina con il Governo, le sacrosante rivendicazioni dei lavoratori avranno tutte le risposte che meritano. Risposte in termini di sanificazione degli ambienti comuni, distanze tra operatori, dispositivi di protezione individuali, controlli medici all’ingresso, riduzione delle produzioni e chiusura dei reparti non indispensabili. E ancora: incentivi al lavoro agile ove possibile, utilizzo di ferie, ma anche garanzia di ammortizzatori sociali adeguati per coprire le ore di mancato lavoro retribuito.
Ora, però, mi aspetto che FIAT, così come fatto da altre aziende, chiuda lo stabilimento fin quando non riuscirà ad applicare i contenuti del protocollo e, quindi, a mettere in sicurezza i lavoratori.
Se tutti faranno la propria parte sono convinto che ne usciremo più forti di prima.
Questa la nota di Antonio Federico