L’affluenza di quasi tre milioni di persone alle primarie del Pd supera di molto qualsiasi aspettativa e manda un segnale forte e chiaro che va ben oltre il Partito Democratico ma interessa tutto il mondo politico: gli italiani vogliono partecipare e decidere il futuro del proprio paese. Matteo Renzi vince in 20 regioni su 20 e in 110 province su 110 con largo margine sui due sfidanti, registrando percentuali intorno al 75% nelle regioni rosse del centro Italia nonostante fosse il meno a sinistra dei candidati perchè una gran parte dell’elettorato del Pd non ha digerito le larghe intese con la destra e non ha perdonato alla vecchia classe dirigente il siluramento di Prodi, della coalizione con Sinistra Ecologia Libertà e del programma Italia Bene Comune proposto in campagna elettorale.
Ora è necessario tornare a occuparci di economia e di lavoro perchè la disoccupazione giovanile è a livelli senza precedenti e la crisi dell’industria italiana è un dramma quotidiano, ed è necessario tornare a occuparci di diritti, di ambiente e dell’Europa che vogliamo, per questo auspichiamo che il nuovo segretario del Pd riesca a far approvare il più rapidamente possibile una legge elettorale seria che dia voce ai cittadini e governabilità al paese.
Domenico Piedimonte
Coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia Libertà