Con l’inizio della prima fase dei lavori di riqualificazione della scuola primaria “D’Ovidio”, finalmente possiamo fare chiarezza su una questione che, per mesi, è stata oggetto di distorsioni e strumentalizzazioni politiche.
L’amministrazione comunale a guida “5 Stelle” è riuscita a intercettare fondi fondamentali per la riqualificazione non solo della scuola primaria “D’Ovidio”, ma anche di un’intera area centrale e nevralgica della città. Questo importante risultato ha comportato la necessità di individuare una sistemazione temporanea per garantire la continuità delle attività didattiche durante i lavori.
Sin dall’inizio, la precedente amministrazione si è attivata per trovare locali idonei, con l’obiettivo di evitare la delocalizzazione della scuola. Questo processo è stato lungo e complesso, a differenza di quanto strumentalmente sostenuto dal consigliere Giuseppe Ruta, il quale ha diffuso informazioni inesatte sulla tempistica della ricerca.
Infatti, di fronte all’assenza di soluzioni adeguate, si decise di non sprecare risorse pubbliche per affittare edifici privati poco funzionali, ma di investire nella riqualificazione di un immobile comunale, in modo da renderlo disponibile anche per il futuro. L’ex fiera di Selvapiana, oltre ad essere quindi l’unica soluzione percorribile onde evitare lo spettro dei doppi turni agli studenti, rispondeva all’esigenza di non disperdere la popolazione scolastica in più plessi, offrendo, inoltre, l’opportunità di sfruttare i laboratori della Casa delle Tecnologie Emergenti e l’ampia disponibilità di impianti sportivi della zona.
Tuttavia, durante la campagna elettorale, la candidata sindaca Marialuisa Forte, insieme all’assessore all’Istruzione dell’epoca, Luca Praitano, raccogliendo l’appello del Consiglio d’Istituto della D’Ovidio, si impegnò a proseguire la ricerca di soluzioni alternative.
Un’occasione inaspettata si è presentata nell’ottobre 2024, quando, a seguito del cambio di gestione dell’Istituto Pilla, si sono rese disponibili alcune aule precedentemente indisponibili. Grazie all’intercessione della sindaca Forte, metà degli studenti della “D’Ovidio” ha trovato una nuova sede. Nel frattempo, la ricerca di ulteriori spazi è proseguita, con la consapevolezza che il tempo per un eventuale trasferimento a Selvapiana si stava assottigliando. Fortunatamente, la struttura comunale ha individuato una soluzione alternativa che ha permesso di rispettare i vincoli del finanziamento senza forzare un trasferimento affrettato.
Parallelamente, con i lavori sulla scuola di via Tiberio, avviati dall’amministrazione “5 Stelle” ed eseguiti in tempi record, che sono in fase di ultimazione, si sono aperte nuove possibilità: l’edificio di via Insorti d’Ungheria, utilizzato temporaneamente per la scuola dell’infanzia, potrà essere liberato, offrendo ulteriori spazi per gli alunni della primaria “D’Ovidio”. Inoltre, ulteriori aule presso l’Istituto Pilla garantiranno la sistemazione della restante parte degli studenti.
Questa vicenda chiarisce tre punti fondamentali:
1. Il merito delle soluzioni trovate, ammesso si debba trovare per forza un vincitore, va attribuito all’intera amministrazione comunale, con particolare riferimento alla sindaca Marialuisa Forte, che ha guidato con determinazione la ricerca di alternative, approfittando di una favorevole concomitanza di eventi.
2. L’area progressista ha difeso la permanenza della “D’Ovidio” nel centro della città, lavorando per una soluzione alternativa a Selvapiana: non è vero quindi che è stato il solo “Cantiere Civico” a sostenere questa esigenza. La soluzione di Selvapiana è stata abbandonata perché si è trovata un’alternativa che rispondesse ai desideri del Consiglio d’Istituto della “D’Ovidio”, mantenendo l’impegno assunto dalla sindaca Forte in campagna elettorale. Questo punto è stato condiviso senza esitazione nell’accordo politico prima del ballottaggio.
3. Il consigliere Giuseppe Ruta, che oggi afferma di aver scongiurato una spesa inutile per i cittadini, è lo stesso che, durante la campagna elettorale prima e fino a qualche settimana fa, proponeva l’acquisto di costosissimi locali privati, bui e senza aria, sicuramente adatti per molteplici utilizzi ma certamente inadeguati ad ospitare una scuola e più costosi all’interno del complesso “Città nella città”.
Il MoVimento 5 Stelle è orgoglioso di affrontare questa sfida amministrativa, complessa ma stimolante, anche grazie al contributo dei consiglieri del “Cantiere Civico”, le cui competenze arricchiscono il Consiglio Comunale. Tuttavia, d’ora in avanti, non esiteremo a smascherare la disinformazione e a rispondere con fermezza alle fughe in avanti del consigliere Giuseppe Ruta, già candidato sindaco, che sembra non voler accettare la scelta democratica dei cittadini di Campobasso e lavorare di squadra, come coalizione imporrebbe.