Scontri fra polizia, Casapound e residenti per il centro migranti: quattro agenti feriti.

Mattinata ad alta tensione a Casale San Nicola, periferia nord di Roma, dove la protesta dei residenti contro l’arrivo di un gruppo di rifugiati nel centro di accoglienza allestito presso la ex scuola Socrate è sfociata in scontri fra manifestanti e forze dell’ordine. I residenti, con il sostegno del gruppo di estrema destra Casapound, hanno bloccato la strada per impedire l’accesso degli immigrati. Dopo un’inutile tentativo di trattativa, la polizia è intervenuta per rimuovere il blocco.

Gli agenti hanno dunque caricato i manifestanti, alcuni hanno reagito con lanci di sassi e bottiglie contro le forze dell’ordine, alcune balle di fieno sono state date alle fiamme nel tentativo di mantenere il blocco della strada. E in mezzo agli scontri si sono trovati anziani e donne. Alla fine il bilancio è di 4 agenti feriti. Il pullman con a bordo i migranti che dovrebbero essere trasferiti nella ex scuola, è passato solo intorno alle 14.

«Anche i migranti contro i residenti»

Un coro di insulti e lanci di bottiglie ha accompagnat il pullman degli immigrati diretti al Casale di S. Nicola a Roma. Scortato da numerosi agenti in tenuta antisommossa e accompagnato da diverse camionette, il pulmino con a bordo circa 20 persone è stato oggetto di cori e minacce da parte del presidio anti immigrati. Ad accendere ulteriormente la rabbia dei manifestanti sarebbero stati alcuni «gesti offensivi» – così riferiscono – a loro indirizzo da parte degli stranieri. «Infami, infami, Italia di m…», hanno gridato i manifestanti lanciando bottiglie di acqua verso i finestrini del pullman. «Tanto da qui dovete uscire», ha detto un manifestante, tra i più agguerriti.

La nota della Questura

«Nel prosieguo delle operazioni in atto da questa mattina, a seguito di una sassaiola nei confronti delle forze dell’ordine posta in essere dai manifestanti che si oppongono all’ingresso degli stranieri presso il centro, un funzionario di Polizia e’ rimasto ferito. E’ stato pertanto necessario per le forze in campo indossare i caschi di protezione ed aumentare l’uso della forza per contenere il comportamento dei manifestanti che al momento travalica ogni forma di legalità».

Il presidio

Fa sapere CasaPound Italia – Le 250 famiglie del piccolo comprensorio tra la via Braccianese e la Storta, al confine tra XIV e XV Municipio, ritengono non solo l’edificio e la zona – molto isolata – inadeguate all’accoglienza, ma temono che l’arrivo di cento migranti su una popolazione di poco più 400 persone, finisca col diventare una vera e propria “invasione”, ingestibile dal punto di vista della sicurezza»

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