I n occasione della scomparsa dell ’ ex Consigliere e Assessore regionale Natalino Paone , il Presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone , ha dichiarato : “ La notizia della scomparsa di Natalino Paone lascia i mondi della cultura e della politica molisana completamente attoniti e addolorati . La passione e l ’entusiasmo per la politica, che lo ha coinvolto fin da ragazzo, ha portato il professor Paone a spendere la vita al servizio delle istituzioni, prima da giovane Sindaco del suo paese, Scapoli, quindi da Consigliere regionale e poi Assessore proprio nel delicato periodo di passaggio di importanti deleghe dallo Stato centrale alle Regioni. Passione ed entusiasmo che hanno permeato gli altri impegni della su a lunga e serena esistenza terrena : l’ attività nel campo della cultura ; la grande sensibilità per la storia de l territorio regionale, per le sue evidenze artistiche e paesaggistiche , per i suoi collegamenti internazionali ( non saranno dimenticati i suoi studi riguardanti i siti archeologici di Pietrabbondante, di San Vincenzo al Volturno, ma anche quelli su i collegamenti europei dei tratturi e dei percorsi Micaelici e Francigeni ). Natalino Paone era un innamorato del Molise , per il quale si è speso senza risparmio , dando , tra le altre cose, alle stampe anche vari libri e molteplici articoli su diverse pubblicazioni locali e nazionali che ne hanno raccontato, prima di tutto ai molisani, il glorioso passato , al fine di far tracciare a ciascuno un percorso futuro da seguire finalizzato all ’ accrescimento della civiltà millenaria ereditata . Stimato da tutti, e rispettato da ognuno , Paone fa parte a pieno titolo della grande storia di questa regione, per la quale ha lavorato e operato con diligenza e onore sotto variegati profili. A i familiari vanno le condoglianze e la vicinanza partecipata dell ’ intero Consiglio regionale.
Gentile Presidente,
esordisco pur non avendo avuto il piacere di conoscerti personalmente perché un gap cronologico dettato dalla differenza di età ci ha interdetto il piacere della comunicazione verbale e soprattutto culturale.
Pater familias, locuzione latina che piace rivendicare quale ‘custode degli antenati’, padre fondatore dell’IRESMO (Istituto Regionale per gli Studi Regionali del Molise) che oggi ho l’onore di presiedere e riportare, mi auguro, ai tempi in cui tu, Presidente, gli hai donato credibilità regionale e nazionale facendo sì che il Molise uscisse dal suo piccolo guscio provincialistico.
Grazie a te l’Istituto di cultura molisana oggi esiste e resiste all’incuria del tempo e degli uomini. Occorre amore profuso e incondizionato per amare questa terra, quel Contado di Molise che ti ha visto protagonista nell’IRESMO e che hai guidato con dovizia e caparbio senso storico e intellettuale. Se un nome deve oggi ricordarsi e legarsi a ciò che oggi siamo questo è Natalino Paone. Non vado a ritroso nella memoria per ricordare l’attività politica o scrittoria, ma per ciò che rappresenta il tuo esempio nella guida dell’IRESMO. Sono certo avrai languito solitario nel vedere quell’Istituto fondato nel 1977 spegnersi a lumicino nell’ultimo decennio: ciò che sei stato e hai profuso deve oggi e ancor più domani non risultare vano e immotorio. Scherzo del destino ti ricordavo nella mattina anzi ieri interloquendo col Presidente Gaspare De Lisa e il presidente dell’Istituto Nazionale di Archeologia Adriano La Regina che una mano tese alla scrittura della fondazione dell’Istituto.
Hai restituito alla nostra terra, alla memoria dei molisani la degna storia di uno spicchio di meridione, rifiorendo cospicuo materiale disperso, segnando la strada all’incedere di chi doveva succederti, fugando dubbi e dando certezza scientifica alle scelte fatte per dare storia alla storia. Lo staff dell’Iresmo (il Presidente Walter Santoro, il Dirigente Nicola Pavone, i funzionari, dott.ssa Marina Calandrella e dott. Fabio Mastropietro e il ricercatore dott. Marco Saluppo) sono a te stretti filiali come patrimonio della gens che creasti. Che da lassù un eco dei tuoi racconti sul Contado possa ancora profondere incessante risonanza!
Walter Santoro Presidente Istituto Regionale per gli Studi Storici del Molise «Il Molise, l’amore per la sua gente, per le sue tradizioni, per la sua storia. La vita di Natalino Paone è stata sempre scandita da questo obiettivo. Lo ha fatto da insegnante, da studioso, da politico. Di Natalino potremmo ricordare tante peculiarità. Il garbo, la pazienza, lo scavare in fondo alle cose e all’animo umano, l’umiltà nel porsi anche quando la discussione verteva su temi impegnativi. Ma, soprattutto, ricordiamo di lui la capacità di dialogare attraverso un linguaggio semplice. Ne aveva fatto una scelta esistenziale, convinto che fosse necessario parlare alla gente e farsi comprendere, al netto di enfasi e retorica. La politica non fu benevola nei suoi confronti quando, dopo un trascorso da consigliere e assessore regionale, gli fu negata la ricandidatura per logiche correntizie. Non se ne fece un cruccio, continuò a lavorare contribuendo, con le sue pubblicazioni, a dare impulso alla cultura molisana. L’Iresmo è una sua creatura e oggi testimonia l’amore e l’attaccamento che Paone riservò agli studi storici della sua terra, in particolare a quelli sui tratturi. Ai suoi familiari giungano le mie condoglianze e quelle della Regione Molise che ho l’onore di rappresentare». Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha ricordato la figura e l’opera di Natalino Paone.