Per motivi istituzionali imprevisti e dell’ultima ora, non sono potuto intervenire all’incontro presso il Comune di Venafro, organizzato dall’Idv, presente l’On. Di Pietro e il Presidente Frattura, riguardante la delicata questione dei rifiuti tossici nella nostra area e del fenomeno inquinamento più in generale. Questo, però, non mi impedisce di dire la mia su un problema così delicato. Gli ultimi accadimenti che riguardano il nostro territorio, lo scempio senza paragoni che siamo costretti a registrare su interramenti di rifiuti tossici, ci pongono di fronte ad una scelta che, ormai, non può più essere procrastinata. Il Molise deve sollevarsi di fronte a una simile situazione. Come rappresentante delle Istituzioni, ritengo indispensabile coniugare l’ambiente e la crescita del territorio, con la salvaguardia della salute dei cittadini, per questo sono pienamente d’accordo con la richiesta d’impegno che da più parti arriva, per cercare di salvaguardare il futuro di quest’area e il Molise intero.
Abbiamo ancora molte possibilità di limitare i danni prodotti da decenni di disattenzione verso le problematiche ambientali, dalla scelta forse troppo frettolosa di trasformare un territorio a vocazione agricola in uno industriale, dagli interessi economici di gente senza scrupoli, dall’assenza o dall’inadempienza delle istituzioni. Colpe che ci hanno fatto dimenticare, negli anni, di contrapporre ai disagi che oggi, purtroppo, registriamo, tutti gli accorgimenti necessaari in difesa della nostra salute e dell’ambiente in cui viviamo. Per quanto riguarda il Molise, la situazione deve essere affrontata diversamente, parto dal presupposto che se è vero come è vero che chi è chiamato a governare un Paese, una Regione, deve cominciare dal presente, non può, la sua azione politica ed amministrativa, tralasciare ciò che è stato il passato e ciò che potrà essere il futuro. E la tutela della salute, passa proprio attraverso una efficace difesa dell’ambiente in cui viviamo. Il problema dei rifiuti ha rappresentato e rappresenta una questione che non siamo stati capaci di affrontare e risolvere, lasciando nelle mani di gente senza scrupoli decisioni che hanno prodotto i danni che oggi, sono sotto i nostri occhi. Il silenzio, a volte ingiustificato di chi sapeva, ha fatto si che tutto degenerasse, tanto da compromettere, spero non irrimediabilmente, la terra su cui camminiamo, l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo ogni giorno. Forse non è giusto assumere posizioni che non siano suffragate da proposte e valutazioni, fuori da un confronto serio e fattivo, così come non ritengo giusto che, in alcune scelte, non si tenga conto prima di tutto della salute dei cittadini, ma salvare il salvabile, si può, con l’impegno e col rispetto delle regole certe che ci sono e che vanno fatte rispettare. Il connubio industria e territorio può coesistere se sapientemente e onestamente gestito, così come va dato un impulso forte, immediato, alla gestione del ciclo dei rifiuti, dal loro monitoraggio lungo tutta la fase di raccolta fino al definitivo smaltimento. E su questo punto, confido in un confronto istituzionale serio, per cercare proposte valide perchè la nostra area non diventi una pattumiera. Penso perciò a investimenti immediati in favore dei Comuni, affinché attivino al più presto la raccolta differenziata e sensibilizzino sempre più i cittadini attraverso modelli comportamentali su un problema così importante. O potenziando il programma regionale legato alle fonti energetiche sostenibili e rinnovabili e alla bio-edilizia, in quanto, esso, rappresenta oltre una lotta all’inquinamento anche una formidabile occasione per creare nuova occupazione. La Valle del Volturno, la Piana di Venafro hanno da sempre tratto vantaggi economici dalla terra, dall’acqua che le attraversa, dalle bellezze architettoniche, dalla storia millenaria che ci appartiene, e proprio per queste ragioni, non possiamo permettere che tutto questo resti compromesso. Sono, perciò, sempre più convinto che alla base di ogni discorso legato alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela del territorio deve esserci una vera e propria cultura ambientalista.