“Durante il Question Time di oggi avevo chiesto al governo quali iniziative intendesse ad assumere per garantire e potenziare il servizio sanitario in Molise, il cui sistema è affidato ad un commissario ad acta”. Lo ha dichiarato la deputata Annaelsa TARTAGLIONE, Coordinatrice di Forza Italia in Molise e autrice di un’interrogazione al governo sulla sanità nella Regione.
“Ne ho ricevuto una risposta ‘burocratica’, che non tocca il nodo della questione di un intervento profondo, in grado di affrontare il Covid ed agire in prospettiva. Un’ottica possibile soltanto attivando il Mes. Accedendo alla linea di credito europea per la Sanità, infatti, solo al Molise spetterebbero 190 milioni, che avrebbero fatto uscire la regione dal disavanzo sanitario, in grado di sbloccare il turnover, indire concorsi per i primari, stringere accordi con le università in modo da consentire ai neolaureati o specializzandi di prendere servizio.
Il tema della dotazione di personale medico in Molise è di assoluta priorità, e va immediatamente affrontato per la piena protezione del diritto alla salute. Sarebbe inaccettabile delineare cittadini di ‘serie A’ e di ‘serie B’.
All’ospedale Cardarelli di Campobasso ci sono solo 4 medici seguono 60 pazienti Covid”. Per TARTAGLIONE “se i 37 mld di euro del Mes fossero ripartiti per le 20 regioni italiane in Sicilia arriverebbero 3 mld di euro, in Puglia 2,5 mld di euro e in Lombardia 6 mld di euro. Questo poteva essere fatto all’inizio dell’estate e invece non è stato ancora fatto.
C’è ancora tempo per rimediare, Conte e il M5S abbandonino i loro pregiudizi antieuropeisti e diano ossigeno alla sanità italiana”.