Sanità, in Molise arrivano i medici militari. Interviene il Codacons

Quanto avvenuto in Molise, dove per sopperire alla cronica mancanza di camici bianchi è stato deciso di ricorrere in via straordinaria ai medici militari, è il segno più evidente della fortissima crisi che sta attraversando il nostro paese sul fronte delle professioni sanitarie.

“Il rischio concreto è che presto altre regioni dovranno seguire l’esempio del Molise – spiega il presidente Carlo Rienzi – Tra pochi anni, infatti, saranno 15mila i medici che mancheranno all’appello negli ospedali e nelle strutture sanitarie territoriali, una situazione che porterà al collasso il Servizio Sanitario Nazionale e produrrà un gravissimo peggioramento qualitativo e quantitativo dei servizi resi all’utenza”.

Per tale motivo il Codacons ha inviato nei giorni scorsi una istanza al Ministro della Salute, Giulia Grillo, e a tutte le Regioni, in cui si chiede di affrontare l’emergenza accreditando presso il Servizio Sanitario gli studi medici privati, al pari di quanto già avviene con le cliniche convenzionate, che possono così operare per sopperire alla mancanza di camici bianchi.

Per l’associazione basterebbe infatti apportare le necessarie modifiche alla normativa vigente per consentire a tutti i pazienti di poter accedere in modo il più possibile agevole alle prestazioni di cui necessitano, in particolare attraverso l’introduzione della possibilità di ottenere la prestazione sanitaria presso strutture private non accreditate a fronte del pagamento del ticket sanitario regionale, ovvero in esenzione laddove prevista, al pari di quanto già avviene presso le strutture private accreditate o presso gli enti sanitari pubblici.

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