“Ieri, 2 novembre, è scaduta invano l’ennesima proroga concessa al Consorzio CNS che un anno fa ha vinto la gara per realizzare il Sistema Centro Unico Prenotazioni sanitarie della Regione con annessi servizi di call center e front/back office. Un contratto della durata di 4 anni più 1 e di un importo complessivo di 7,5 milioni di euro.
Nonostante il nuovo Cup – afferma in una nota stampa il consigliere regionale De Chirico – doveva consistere principalmente in uno strumento informatico versatile ed efficace per sopperire alle carenze sulle prenotazioni, oggi il nuovo software non esiste e alla società aggiudicataria dovrà essere applicata una costosa penale per l’eccessivo ritardo. Questo vuol dire che il Molise resterà ancora senza il nuovo Cup e i molisani continueranno a subire non solo l’assenza di servizi, ma anche la lentezza e la confusione delle liste d’attesa.
È addirittura – consiglia il consigliere del M5S – dal 2016 che si è pianificato di accentrare e migliorare il servizio di prenotazione delle prestazioni sanitarie, ma dopo anni di atti, revoche, ricorsi e aggiudicazioni non si è arrivati ancora all’obiettivo. Nel termine stabilito per contratto (1 giugno 2021) sono stati avviati solo i servizi correlati alla nuova piattaforma informatica, utilizzando invece ancora il software attualmente in uso della società Molise Dati.
Già a maggio avevo denunciato che dall’1 giugno non sarebbe stato possibile rispettare gli impegni presi in sede di gara dal Consorzio CNS. Non era ancora pronto, infatti, il nuovo software indispensabile sia agli operatori per lavorare agli sportelli sia agli utenti per prenotare qualsiasi tipologia di esame in qualsiasi struttura.
Ma se allora la richiesta di proroga per sopravvenuta esigenza tecnica poteva sembrare plausibile oggi, dopo l’ultima proroga di 14 giorni dalla messa in disponibilità dell’infrastruttura cloud, non ci sono più scuse.
Oggi quel termine è scaduto e la Engineering spa, la società a cui è stata affidata la creazione del nuovo software in subappalto, ha chiesto l’ennesima proroga, quindi il Cup resta un miraggio mentre i disagi di operatori e utenti restano più concreti che mai.
Credo sia arrivato il momento che l’Asrem risolva il contratto causa inadempimento, quindi rendere nulli gli effetti della gara per gestire il Centro unico in Molise. L’appalto fu vinto a novembre 2020 dal consorzio CNS formato dalla Cooperativa Seatt e dalla All Food spa, che opera soprattutto nel settore della ristorazione: furono queste due società, poi, ad appaltare il servizio informatico alla Engineering e anche il call center ad altra società.
Già qui una stranezza: società non prettamente informatiche vincono un appalto da 7,5 milioni di euro basato sull’utilizzo di una piattaforma informatica. Eppure la Regione aveva deciso di non dividere la gara in lotti proprio per l’ “unitarietà imposta dall’oggetto dell’appalto”. Unitarietà poi disattesa nei fatti.
Ma non solo. Ormai da mesi denuncio il comportamento di chi ha vinto l’appalto annunciando tempi poi puntualmente disattesi; denuncio i ritardi dell’attivazione del Cup; denuncio la confusione evidenziata dalla Regione e da Asrem nella gestione dell’intera vicenda. E tra l’altro a dicembre scadrà il contratto per l’utilizzo del software che l’Azienda sanitaria aveva preso in riuso temporaneamente dall’ospedale Cardarelli di Napoli in attesa dell’esecuzione dell’appalto. Un contratto, peraltro, stipulato con una società informatica che aveva partecipato anch’essa al bando ‘Cup unico e Governo Liste d’Attesa’.
Insomma il tempo scorre, il Molise resta senza Cup, gli operatori sono costretti a lavorare e a formarsi su piattaforme temporanee e chi prenota servizi è spesso dirottato verso i privati.
Non si può continuare così, è ora che Asrem annulli il contratto con chi non sta facendo gli interessi della comunità. Ad ogni modo- conclude De Chirico – presto riporterò la questione in Consiglio regionale”.