A seguito dell’interrogazione urgente, n. 3-01639 che ho presentato al Ministro dello sviluppo economico, lo scorso 11 febbraio, per denunciare i preoccupanti effetti del piano di razionalizzazione presentato da Poste Italiane, in particolar modo per la nostra regione, il sottosegretario Giacomelli mi rispose tempestivamente rassicurandomi circa la sospensione per alcuni mesi dell’operatività del piano da parte di Poste Italiane.
Acquisito il risultato della sospensione del piano, che sarebbe diventato operativo il prossimo 13 aprile, ho presentato, con altri colleghi senatori, la mozione che sarà illustrata e discussa oggi in Aula al Senato.
La mozione impegna il Governo:
1) a garantire la sostenibilità economica del servizio universale postale salvaguardando la presenza capillare della società su tutto il territorio nazionale;
2) a valutare con particolare attenzione l’impatto sociale che il piano di razionalizzazione degli uffici di Poste Italiane Spa per gli anni 2015 -2019 rischia di determinare, verificando le situazioni caso per caso e di concerto con l’Azienda;
3) ad avviare un processo partecipativo nell’attuazione del piano di razionalizzazione aprendo un confronto con i diversi livelli istituzionali, regionali e locali, coinvolgendoli nella valutazione della possibilità di garantire il servizio nelle situazioni più critiche con particolare attenzione alle aree pedemontane caratterizzate dalla presenza di località/frazioni collinari e/o montane isolate o ricomprese in comuni di pianura;
4) a verificare, prima dell’entrata in vigore del piano di razionalizzazione, la prospettazione di eventuali possibili soluzioni alternative che possano attenuare gli effetti della riorganizzazione medesima;
5) ad impegnare l’Azienda Poste Italiane Spa, nell’ambito dell’attuazione del piano, a porre una maggiore attenzione allo sviluppo dei servizi innovativi e ad una loro più adeguata politica di informazione e di conoscenza alle comunità interessate, con particolare riferimento alle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie come l’utilizzo di palmari da parte dei portalettere per offrire servizi “in mobilità”, su appuntamento, l’accettazione a domicilio delle raccomandate, il pagamento di tutte le tipologie di bollettini, la tracciatura della corrispondenza fino al momento della consegna, la notifica degli atti esattoriali ed altro;
6) a precisare l’impatto occupazionale del piano di razionalizzazione della rete degli Uffici Postali nella sua attuazione a regime;
7) a rilanciare lo spirito costruttivo di un nuovo modello di sviluppo nel settore della logistica di recapito rappresentato anche dalle nuove possibilità che la diffusione dell’e-commerce offre, riprendendo una sistematicità di confronto tra tutti i soggetti in gioco, come quello intrapreso con il memorandum del 2007 fra Ministero delle Comunicazioni, Poste Italiane e Agenzie Recapito.
Sen. Roberto Ruta