“Per aver detto la verità sui costi del sottosegretario (lo ripeto: costerà ai molisani 11 mila euro al mese in più, come previsto dalla Delibera di Giunta n. 410/2023), mi ritrovo bersagliato dalla maggioranza di centrodestra che non avendo alcun argomento per replicare nel merito, prova a screditarmi imputandomi la “colpa” di percepire l’indennità di consigliere regionale (come tutti loro, anzi persino inferiore visto che non ricopro incarichi extra) e di percepire il vitalizio (cosa, invece, non vera, oggettivamente falsa e scritta ad arte solo per denigrare, non meno del resto).
Lo hanno messo nero su bianco in un comunicato stampa delirante che non hanno avuto nemmeno il coraggio di firmare (non a caso inviato da una mail anonima, senza simboli e senza riferimenti di alcun tipo), probabilmente scritto da qualcuno in preda ai fumi dell’alcol di qualche festa patronale.
Pavidità a parte, non mi abbasserò, come non ho mai fatto, al livello miserabile delle falsità che mi sono state vomitate addosso al solo scopo di denigrarmi sul piano personale (di politico e/o istituzionale, in quel comunicato, non vi è nulla), ma lezioni sui costi della politica non ne accetto di sicuro, a maggior ragione da soggetti che siedono ininterrottamente in Consiglio regionale dalla notte dei tempi senza rinunciare a un solo euro, mentre io vi sono rientrato nel 2023 (per essere stato eletto dai cittadini e non per certo grazia ricevuta), dopo dieci anni di assenza e avendo alle spalle la rinuncia di “Costruire democrazia” a ogni finanziamento pubblico, campando benissimo del mio lavoro (e non di politica, contrariamente a molti altri) e non certo beneficiando di un vitalizio che non prendo e non ho mai preso e che maturerà, se maturerà, non prima di un quarto di secolo.
E allora veniamo al tema politico di interesse generale: indennità e vitalizi non sono inesorabili calamità naturali, bensì scelte politiche e, come tali, tranquillamente modificabili.
Visto che ha i numeri, mi aspetto che la fantomatica “maggioranza di centrodestra”, anziché convocare riunioni carbonare per tentare di aumentare gli stipendi dei consiglieri attraverso l’adeguamento all’indice Istat, approvi con la procedura d’urgenza la proposta di legge sulla riduzione delle indennità presentata all’inizio della legislatura e che hanno accantonato in un cassetto e ci aggiunga anche quella dei vitalizi. Il mio voto è assicurato.
Così vediamo chi è disposto ad eliminare i privilegi della politica e chi invece si farebbe tagliare un braccio pur di non rinunciarci, beneficiandone già personalmente o per interposto familiare, datore di lavoro, segretario di partito o santo in paradiso”.
Questa la contro replica del consigliere Massimo Romano ai rappresentanti del centro destra regionale.