E’ arrivato il momento di dire basta agli extracomunitari che continuano ad essere “deportati” in una piccola realtà come Isernia, e questo, per essere chiari e sinceri, probabilmente per il solo fatto che ci troviamo di fronte ad una popolazione costituita da cittadini dai sani principi etici e morali, insomma persone per bene incapace di ribellarsi, di alzare i toni di un dibattito politico e la voce. E’ quanto dichiarato da Aida Romagnuolo ad Isernia in un incontro tenuto sull’immigrazione. Isernia ha già dato molto in termine di accoglienza e di ospitalità – ha continuato Romagnuolo – ed immaginare gli ulteriori 350 extracomunitari in arrivo in città, che si badi bene vanno ad aggiungersi a quelli già presenti sul territorio, devasterebbero una realtà sociale, morale ed economica che andrebbe a contrastare l’accordo raggiunto dall’ANCI, e cioè che gli ottomila Comuni della Penisola italiana dovevano accogliere solo 2, 5 migranti ogni cento abitanti.
A conti fatti – ha proseguito Romagnuolo – Isernia supera di ben oltre tale percentuale ed il malessere serpeggia tra i cittadini che non accettano assolutamente quest’ultima invasione che, in sostanza, premia solo quei pochi operatori economici che sul problema immigrazione si stanno arricchendo, fanno soldi a palate, e dicono grazie solo alla loro furbizia. Come capolista candidata della Lega alla Regione Molise – ha ancora detto Romagnuolo – ritengo ingeneroso che i cittadini di Isernia vengano ulteriormente mortificati, depistati sul numero degli arrivi, maltrattati dalle istituzioni preposti che dovrebbero fare chiarezza e pertanto, sarà mia premura informare il nostro leader Matteo Salvini che a giorni dovrebbe recarsi nuovamente in Molise, sulla sconsiderata iniziativa che vede, in modo del tutto indiscriminato ed offensivo per la popolazione, l’ulteriore arrivo di tantissimi extracomunitari.
Un problema per Isernia e i suoi generosi cittadini – ha concluso Romagnuolo – da affrontare con serenità, serietà ed obiettività, che non vuole rappresentare “razzismo” nei confronti di queste persone, ma la consapevolezza da parte di tutti, che quanto è troppo non si tutela la dignità di nessuno.