Ter”Dimezzamento dello stipendio dei consiglieri regionali ed eliminazione del loro vitalizio, asili nido e tassa automobilistica gratuita per i molisani, lotta alla povertà ed aiuti alle famiglie con figli, rilancio del lavoro vera piaga sociale nel Molise, diminuzione del tiket sanitario ed abolizione delle liste d’attesa, incentivo al trasporto locale, controllo ferreo di ingresso degli immigrati ed immediata espulsione dei clandestini dal Molise, creazione dell’assessorato all’immigrazione, rifacimento della rete viaria molisana, lotta alla corruzione, tutela dell’ambiente, pagamenti più celeri alle imprese”.
Sono questi solo alcuni dei punti del nostro programma che presenteremo ai molisani in occasione delle prossime elezioni regionali che, a quanto pare, per i capricci e la responsabilità di questa giunta regionale, si terranno ad aprile. E’ quanto dichiarato da Aida Romagnuolo candidata della Lega – Salvini Premier alla presidenza della Regione Molise. La nostra prima priorità – ha continuato Romagnuolo – è il lavoro che manca nella nostra Regione, quel lavoro che sta portando il Molise sulla soglia di una povertà assoluta, quel lavoro che manca e che rende le famiglie infelici e tristi e pertanto, al primo punto del programma di centrodestra dovrà esserci proprio la risoluzione del binomio lavoro-disoccupati. Personalmente – ha ancora detto Romagnuolo, – ho talmente a cuore le sorti del Molise e soprattutto dei molisani che quando mi reco nei vari comuni e vedo le nostre strade così dissestate mi chiedo in quale nazione vivo e in quale epoca, quando vedo i tantissimi milioni investiti per la pagliacciata della metropolitana leggera o, le prese per i fondelli dei milioni che verrebbero investiti per la rete elettrica Campobasso-Roma, allora comprendo la commistione che c’è tra molti sindaci e questa giunta regionale. Se il Molise si trova anche in queste condizioni – ha proseguito Romagnuolo – la quasi totale responsabilità ricade sulla maggioranza dei sindaci che, furbi o incompetenti, vendono le proprie comunità, loro stessi e la dignità dei cittadini all’assessore di turno, magari quello all’agricoltura che gli garantisce una prebenda personale, un incarico di diverse migliaia di euro all’anno per loro stessi oppure, una consulenza ad un loro parente. E questo – ha concluso Romagnuolo – verrà confermato alle prossime elezioni regionali dove molti sindaci ci dimostreranno che sotto ricatto, dovranno tutti essere candidati per cui, come Lega, ci batteremo innanzitutto contro la povertà dei molisani ma anche per rinnovare soprattutto nei comuni la classe politica territoriale.
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