Dopo la batosta subita a Campobasso, dove il centrodestra molisano ha avallato quello che una figura ormai spenta della provincia di Isernia come Mazzuto ha imposto al Comune del capoluogo, con l’avallo della giunta regionale, un proprio candidato debolissimo e perdente già in partenza e, sacrificato sull’altare delle improvvisazioni proprio da quel Mazzuto che, illegittimamente e illegalmente mi ha espulso forse perché gli facevo ombra dopo che la sottoscritta aveva contribuito a far crescere la Lega nel Molise, ebbene, a questo punto penso che ormai il Presidente Toma oggi si trovi davanti a un bivio: o espelle Mazzuto dalla Giunta, oppure il nostro percorso nella maggioranza non sarà tra i più tranquilli. Fatto sta, che ancora oggi io sono e resto Capogruppo della Lega alla Regione Molise. Adesso, dopo l’annunciata mazzata di Campobasso sono io a presentare il conto a Mazzuto che, a mio avviso, ha politicamente truffato i cittadini molisani e messo in discussione con le bugie tutto il mio lavoro sul territorio a favore dei cittadini”.
quanto dichiarato da Aida Romagnuolo. Se qualcuno vuol continuare a tenere ancora Mazzuto in giunta, ha proseguito Romagnuolo e pensa di portarci al patibolo così come è successo al comune di Campobasso, ebbene io non ci sto, io non permetterò che la sinistra molisana per i soliti giochini del palazzo torni ad impadronirsi della nostra Regione. Per questi motivi, ha continuato Romagnuolo, chiedo subito il conto a chi ha permesso questa sconfitta, a chi ha permesso di mettere le mani sulla città di Campobasso, a chi ha distrutto il sogno di chi voleva una città a misura d’uomo.
Penso che Toma, ha concluso Romagnuolo, come primo atto debba immediatamente togliere la delega di assessore a Mazzuto, perché lo stesso è inadeguato, non è capace di interpretare i bisogni di migliaia di disoccupati molisani che hanno perso il loro posto di lavoro, perché sta portando al cimitero tutto il Centrodestra molisano.