“Larino, merita il riconoscimento di “Carnevale Regionale del Molise” non solo perchè da circa cinquanta’anni rappresenta uno dei carnevali più belli d’Italia, ma anche perché recentemente ha ottenuto il riconoscimento dal MIBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali che, con decreto dirigenziale del 31 Luglio 2018 numero 1256, ha identificato il Carnevale di Larino come “Carnevale Storico d’Italia” classificandolo tra i primi 18 (scelto tra le oltre 80 richieste pervenute al MIBAC).
Quindi, credo che sia un giusto e opportuno riconoscimento che merita la città di Larino, i suoi cittadini, la sua amministrazione comunale e soprattutto e, lo dico con il cuore, Danilo Marchetti, Presidente dell’associazione culturale Larinella che è copromotore dell’evento e, Laura Ricci, la segretaria che di questo carnevale sono l’anima e il cuore, il motore”. E’ quanto dichiarato da Aida Romagnuolo consigliere regionale del Molise. Tra le iniziative promozionali culturali, storiche e turistiche del nostro territorio, ha continuato Romagnuolo, è risaputo che grande interesse rivestono quelle manifestazioni che rappresentano l’identità e la storia delle nostre comunità, dei nostri paesi e, il carnevale di Larino è una di queste.
A giorni, ha proseguito Romagnuolo, mi incontrerò con l’assessore regionale al turismo Vincenzo Cotugno per concordare con lui l’iniziativa di costituire un “Albo Regionale del Molise delle Manifestazioni storiche, folkloristiche, culturali e turistiche”, insomma un riconoscimento che consentirà ai promotori degli eventi di ricevere un contributo economico, morale, sociale e umano, un diploma, un gagliardetto e una targa. In questo modo, ha ancora detto Romagnuolo, assicuriamo il marchio della Regione Molise sull’evento e il sigillo della qualità.
Oltre al meritatissimo Carnevale di Larino, ha ancora proseguito Romagnuolo, proporrò all’assessore Cotugno di riconoscere istituzionalmente nell’Albo Regionale del Molise che andremo a costituire, le seguenti manifestazioni di rilevantissimo interesse: Corpus Domini di Campobasso, Ndocciata di Agnone, Faglia di Oratino, Carresi di San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone, Festival della Zampogna di San Polo e di Scapoli, La Pezzata di Capracotta, Festa del Grano di Jelsi, San Basso di Termoli, San Pardo di Larino, il Diavolo di Tufara, Tavole di San Giuseppe di Riccia e Casacalenda, Venerdì Santo di Campobasso, Isernia e Venafro, l’Uomo Cervo di Rocchetta al Volturno, Presepi di San Polo, Guardialfiera e Montenero di Bisaccia, Festa dell’Uva di Riccia, Sagra della frittata di Montaquila, Festa di San Domenico a Carovili, Festival della Canzone Dialettale di Gambatesa, Rassegna delle Serenate itinerante, Fiera delle Cipolle di Isernia, Infiorata di Campobasso, Primo Maggio di Fossalto, Pasquetta di Santa Croce di Magliano, Maitunate di Gambatesa, Festival del Folklore di Carpinone, Pezz e casc di Vinchiaturo, Fuoco di Sant’Antonio di Campobasso, Pianto del Morto di Ururi, Primo agosto di Frosolone e ai suoi carri, Ver Sacrum di Bojano, Rappresentative Jazz di Monteroduni e Campodipietra, Tolle e Noi artisti di questa terra di Montorio dei Frentani.
Ovviamente, ha concluso Romagnuolo, l’elenco potrà essere perfezionato per raggiungere il comune obiettivo di far conoscere il Molise e di mantenere ferme le nostre tradizioni.