Un quintale del nostro grano duro pregiato molisano, al costo di un piatto di spaghetti con le vongole. Non ci sono parole ed è per questo che i nostri agricoltori, piangono di disperazione. E parliamo di grano di una qualità eccellente, prodotto nelle nostre terre e non quello prodotto in Canada o in Ukraina pieno di pesticida. Ormai è una vera e proprio guerra tra chi compra e chi vende il grano, una guerra senza fine che perdura da anni, da decine di anni e, se non si interverrà con celerità, tempestività, con solerzia e con grande senso di responsabilità, il nostro grano, quello coltivato dalla nostra brava gente, dai nostri agricoltori che lavorano in uno tra i più fertili territori molisani dove si produce grano duro, ebbene, se non si interviene immediatamente non ci saranno più ragioni di coltivare quel cereale e quindi, il nostro pregiato grano sarà destinato a scomparire dalle nostre coltivazioni.
Ormai, non se ne può più, gli agricoltori sono portati alla fame. E’ quanto dichiarato da Aida Romagnuolo capogruppo della Lega alla Regione Molise. Dopo il duro lavoro dei nostri agricoltori con l’aratura, la semina e la trebbiatura, ha continuato Romagnuolo, annualmente arriva in questi periodi come una clava “l’offesa” per il ridicolo prezzo del costo del grano, un problema questo, che mi vedrà personalmente impegnata con tutta la Lega di Santa Croce di Magliano e quella di tutto il Basso Molise, ci vedranno, totalmente impegnati in prima linea per difendere il nostro grano e, soprattutto, difendere i nostri agricoltori che da sempre ci mettono il cuore.
La Lega ed io in prima persona, ha proseguito Romagnuolo, vigileremo affinchè i nostri agricoltori abbiano a ricevere il giusto prezzo, ovvero quel prezzo che ogni tre giorni la “Borsa di Foggia” competente per territorio fissa e, che quindi giornalmente, solo quel prezzo i commercianti devono obbligatoriamente corrispondere. Personalmente, ha ancora detto Romagnuolo, mi schiero dalla parte degli agricoltori tutti, confesso che sono molto dispiaciuta ed anche imbarazzata per tutto questo, per quello che ormai accade da anni e che non si risolve e pertanto, sarà mia premura informare il nostro assessore regionale all’agricoltura del Molise. Questa incresciosa e ingiustificata situazione, ha concluso Romagnuolo, deve finire una volta per tutte.