“Giù le mani dal Liscione. Se il papocchio risultasse vero, mi schiererò da subito con i cittadini e con i sindaci per fare le barricate come già facemmo venti anni fa quando lo stesso colpaccio voleva farlo Di Stasi.
Difenderemo quindi con ogni mezzo, la nostra acqua. Finalmente, martedì prossimo la mia mozione sulla ipotetica concessione dell’acqua del Liscione alla Puglia, approda in Consiglio regionale dopo ben sette mesi dalla sua presentazione.
E’ noto, che pur essendo il Molise ricco di acqua, la sua popolazione paga la stessa acqua a peso d’oro incidendo per milioni di euro sulle già scarse risorse finanziarie dei Comuni e degli stessi cittadini. E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Aida Romagnuolo. Ho sempre dichiarato che bisogna soddisfare prima i bisogni dei molisani e poi quelli degli altri, ha proseguito Romagnuolo, pur non avendo io mai nutrito atteggiamenti egoistici nei confronti di chi ha da sempre approfittato della generosità o ingenuità molisana.
Cosa deve pensare un molisano, ha ancora detto Romagnuolo, quando appura che a noi per ogni mille litri di acqua vengono versati cinque centesimi, mentre noi per portargliela a casa loro ne dobbiamo spendere circa venti di centesimi? Sono del parere, ha ancora detto Romagnuolo, che ai molisani l’acqua deve essere concessa gratuitamente, perché è fonte di ricchezza per la nostra comunità e soprattutto per le future generazioni, perché le riserve d’acqua e la loro destinazione, non sono mai state oggetto di interesse sociale, economico e anche culturale, trattandosi di un bene universale.
Come Presidente della terza Commissione consiliare, ha continuato Romagnuolo, chiederò al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore competente, a riportare con la massima urgenza in sede di Consiglio Regionale, la programmazione del sistema risorse idriche e la gestione delle stesse con la funzione di Molise Acque che deve restare pubblica e, a chiedere e programmare, un incontro in tempi ristrettissimi con la Regione Puglia, unitamente all’autorità di bacino nazionale, nonché del distretto idrogeografico dell’Appennino meridionale, al fine di consentire una pianificazione degli interventi, degli accordi e di tutto quanto necessario per la valorizzazione delle acque del Molise nei confronti di tutte le Regioni a cui diamo acqua, ovvero Puglia, Campania e Abruzzo.