“Il momento è drammatico e quindi penso che non sia il caso di creare ulteriori allarmismi, perchè sono convinta che mai come in questo momento nella coscienza dei molisani, di tutti i cittadini molisani, sta nascendo un nuovo senso civico e un nuovo senso del dovere e di responsabilità.
Se la politica non riesce a risolvere direttamente i problemi delle persone nonostante i consensi ricevuti dagli elettori e, se la politica è incapace o assente o tarda a risolvere quello che è un suo dovere istituzionale, ebbene, che siano i cittadini anche se non dovrebbero, a sostenere quei servizi e quelle strutture o servizi irrinunciabili alla quale non se ne può fare a meno e, mi riferisco alla sanità e agli ospedali. Pertanto, anche io come il consigliere comunale di Isernia Giovanni De Marco, che ringrazio, sto ricevendo inviti da tantissimi cittadini tesi a finanziare i nostri ospedali molisani per l’acquisto di materiale e macchinari salvavita.
Ovviamente, in questo caso la politica non deve entrarci per niente, perchè la vita delle persone viene prima di ogni altra cosa”. E’ quanto dichiarato da Aida Romagnuolo. L’emergenza coronavirus, ha continuato Romagnuolo, sta spingendo i cittadini a sostenersi a vicenda per risolvere il grave momento in cui si trova la stragrande maggioranza degli ospedali italiani e quelli molisani in particolare, sempre più carenti di personale, strutture e macchinari rispetto ai bisogni dei cittadini, dei pazienti e quindi della collettività che, nel Molise ha visto chiudere in pochi anni gli ospedali di Larino, Venafro e Agnone.
Con un numero verde come quello usato per le calamità naturali e i terremoti in particolare, ha proseguito Romagnuolo, tutti i cittadini molisani potrebbero contribuire con una personale donazione non solo all’acquisto dei macchinari salvavita ed in particolare quelli per la Terapia intensiva e per la Rianimazione, ma si potrebbe anche pensare seriamente a riaprire e, lo dico sinceramente e con serietà, gli ospedali di Larino, Venafro e Agnone nonostante questo compito spetta alla Regione, all’Asrem.
La sanità molisana, quindi, ha ancora detto Romagnuolo, grazie alla generosità dei suoi cittadini, dei molisani tutti, sia essi residenti nel Molise che all’estero o in altre Regioni d’Italia, potrebbe essere sostenuta per coprire quei buchi passivi milionari venutisi a creare solo per l’imperizia della politica e per l’incompetenza di chi ha usato e usa la politica per esclusivi fini personali.
Sia come cittadina che come persona impegnata nelle istituzioni, ha concluso Romagnuolo, se ciò potrebbe avverarsi, sarò in prima fila per iniziare questa campagna di promozione per “sostenere” la sanità molisana