“Il risultato della vittoria del SI al referendum, ha confermato che nel Molise a vincere sono stati solo i molisani senza guinzaglio, quei cittadini liberi e forti scevri da ogni pressione politica da parte di chi ancora pensa e crede che nel Molise non si muova foglia che non vogliano.
Così invece non è stato, perché nel Molise ormai il divario, la distanza tra politica e i cittadini, tra i partiti e il territorio è abissale, ha distanze chilometriche. Da oggi, si parte con questo dato di disubbidienza politica”.
È quanto dichiarato da Aida Romagnuolo che più di tutti nel Molise, si è spesa per la vittoria del SI mettendoci la faccia. E soprattutto nel Molise, ha continuato Romagnuolo, a vincere è stato il Popolo che ha dato una grande e sonora lezione soprattutto ad alcuni ambigui comportamenti di politici che, come al solito, hanno preferito fare il gioco delle tre carte e fregarsene.
A vincere nel Molise il referendum con circa l’80% dei SI, ha proseguito Romagnuolo, sono stati da una parte i giovani molisani che cominciano a dare fiducia a chi lotta ed è coerente, dall’altra, la disperazione degli adulti che pretendono un futuro migliore per se stessi e per i loro figli.
Questa è la vittoria di chi come me sogna un Molise migliore, dove tutti possono sentirsi protagonisti, dove i giovani non siano più costretti a scappare via dai propri paesi, dove la sanità torni ad essere tale, dove i servizi siano adeguati ed efficienti, dove non manchi il lavoro. Ed io personalmente scommetto sui giovani, perché sono loro il futuro di un Molise sano e non più malato, lotterò con loro e investirò soprattutto sui giovani.
Questa vittoria del SI nel Molise, ha concluso Romagnuolo, è la vittoria di tutti i molisani, è il campanello d’allarme per la sua classe politica regionale e nazionale, è il grido di dolore di una Regione che vuole esistere, che ha un forte desiderio di riscatto e di cambiamento. Ed è noto che se il Molise c’è, io ci sarò sempre. Prima il Molise.