“È stato approvato in 5ª Commissione al Senato, nell’ambito della discussione sulla
Legge di Bilancio 2022, un mio ordine del giorno, il quale impegna il Governo a
semplificare le procedure di rilascio delle autorizzazioni per il fotovoltaico nei borghi
storici: un intervento normativo indispensabile, anche in previsione della proroga del
Superbonus 110 per cento”.
Lo afferma il senatore Fabrizio Ortis al termine dei lavori della Commissione Bilancio di
Palazzo Madama sulla manovra, sottolineando come saranno tanti i comuni molisani
che potrebbero beneficiare di questa semplificazione; non senza però stigmatizzare il
modo in cui sono stati condotti questi stessi lavori, durante i quali la gran parte degli
emendamenti presentati non è stata nemmeno esaminata. Tra questi, tre
emendamenti a sua firma, dei quali uno che puntava a mitigare l’erosione costiera e,
un altro, a potenziare i porti delle regioni meridionali, incluso il Molise, prevedendo
risorse ad hoc che invece non saranno stanziate.
“Sono riuscito a ottenere la trasformazione di un emendamento in un ordine del
giorno – ha spiegato il senatore – con il quale il Governo potrà favorire interventi di
efficientamento energetico edilizio anche in zone soggette a vincolo paesaggistico,
snellendo i procedimenti per l’avvio di tali lavori e sostituendo le attuali autorizzazioni
con prescrizioni che la Soprintendenza potrebbe apportare direttamente nella fase di
presentazione del progetto: ciò, per evitare eventi inidonei e impattanti. Nonostante il
comportamento assolutamente irriguardoso da parte del Governo, che ha precluso
ogni confronto – ha detto Ortis – sono riuscito a far approvare questo Odg, che potrà
interessare, chiaramente, anche i centri storici della nostra regione”.
Nella quasi totalità dei casi le Soprintendenze ritengono infatti gli interventi energetici
“non compatibili con i valori di tutela paesaggistica, in quanto l’installazione di
elementi tecnologici in copertura contrasta con i caratteri tipologici e formali propri
dell’architettura dei centri storici, alterando in modo significativo un ambito
storicamente consolidato e determinando un inaccettabile pregiudizio alla tutela a
esso dovuto”. Una sentenza del Tar ha tuttavia affermato che la presenza di pannelli
sulla sommità degli edifici, anche nei centri storici, “non deve più essere percepita
soltanto come un fattore di disturbo visivo, ma nell’ottica di un’evoluzione dello stile
costruttivo accettata dall’ordinamento e dalla sensibilità collettiva”.
A questa mutata sensibilità, ha aggiunto Ortis, “si aggiunge l’importanza di superare
l’autorizzazione della Soprintendenza, sostituendola con precise prescrizioni da
aggiungere nella fase di presentazione del progetto, relativamente al materiale
utilizzato e alla tecnica costruttiva. Tutto finalizzato a garantire una riduzione del
consumo di fonti energetiche inquinanti grazie all’energia pulita, e a contemperare le
due esigenze primarie di tutela del paesaggio, da una parte, e di implementazione
della transizione ecologica dall’altra”.
“Devo, infine, constatare – ha commentato Ortis – che questa legge di Bilancio è la
peggiore davanti alla quale mi sia trovato durante il mio mandato di Senatore: sia per
le modalità con le quali è stata portata avanti, escludendo del tutto il Parlamento dalla
sua funzione, sia per i contenuti, che tralasciano le esigenze dei cittadini che hanno
più bisogno di aiuto. Basti pensare alla declamata riduzione delle tasse, di cui però
beneficerà soprattutto chi ha redditi dai 50mila euro in su. Una vergogna di legge – ha
concluso – che non intendo assolutamente votare”.