Apprendo con stupore da alcuni siti di notizie on-line che il Comitato degli Indignati del Molise accusa il sottoscritto di lentezza elefantiaca nel proseguimento del lavoro sulla discussione della legge per la riduzione dei costi della politica. Addirittura, scorrendo tra le righe della nota, si parla di rinvii continui e di ben sette mesi di slittamenti “sine die”. A questo punto è necessario fare un minimo di chiarezza, evitando banali e inutili strumentalizzazioni, sorrette da argomenti e divagazioni piuttosto effimere. La Prima Commissione Consiliare ha rispettato sempre tutti i tempi previsti in ogni sua azione e su questo tema in particolare, considerata l’importanza e la volontà unanime dei Consiglieri di discutere l’argomento.
La Commissione, come noto ai più attenti, ha trasmesso diversi mesi fa una propria nota alla Presidenza del Consiglio Regionale in modo da affrontare in aula il tema, non appena che il Governo Centrale avesse comunicato le proprie indicazioni sulla riduzione dei costi della politica, così da evitare inutili rimbalzi ed ulteriori lungaggini. Qualche settimana fa, ad onor del vero, il Consiglio Regionale unanimemente ha disposto un proprio deliberato recante le necessarie indicazioni e lo ha trasmesso proprio questa mattina alla Prima Commissione per le successive azioni.
Il sottoscritto, a testimonianza del forte interesse sulla trattazione dell’argomento, ha immediatamente calendarizzato una seduta di Commissione per il prossimo 30 luglio alle ore 10:30 per proseguire l’iter istituzionale dettato dai regolamenti. Dunque nessun retro-pensiero, nessuna distrazione o negligenza. Solo la prassi amministrativa, legata anche alle decisioni del Governo nazionale, pervenute solo qualche settimana fa, alla base del protrarsi dei tempi. Sulle procedure, invece, mi fa specie dover ricordare alcune basilari norme a chi ha ricoperto e copre tutt’ora incarichi istituzionali, ma che oggi sembra cadere dalle nuvole.
Noi rispettiamo fortemente l’Istituzione che ci onoriamo di rappresentare ed allo stesso modo le migliaia di cittadini che attraverso una raccolta di firme hanno chiesto alla classe politica delle azioni concrete sul contenimento della spesa pubblica.
Le polemiche inutili, soprattutto se non argomentate, invece, non ci appartengono.