Leggo i giudizi sommari e superficiali del consigliere regionale di minoranza Michele Iorio, che si offre volontario – ad oltre un anno dalla sconfitta elettorale e dopo le peripezie giudiziarie che lo hanno tenuto fuori all’aula che ha sempre “telecomandato” dallo scranno più alto – e intende risolvere “l’attuale preoccupante situazione di caos”. Dall’alto delle macerie di un Molise che abbiamo trovato in mutande, prova pure a rifilarci la sua discolpa vestita da atto d’accusa?
Il consigliere intende, legittimamente sia chiaro, anche portare l’argomento “situazione di caos” in Consiglio. Sì, proprio così e proprio lui. Michele Iorio, lo stesso che ci ha governato per dodici anni e adesso sta strutturando la sua azione politica plasmandola sul modello “paladino dei più deboli” e contando su quei pochi che hanno dimenticato – oppure fanno finta di non vedere – che cosa ha significato quel decennio per il Molise. Mai stato così d’accordo con il consigliere Iorio, affrontiamo il tema in Consiglio regionale. Non vedo l’ora di un confronto sul tema “ricostruzione” e sono proprio curioso di sentire cosa ha dire su sviluppo, sanità e lavoro. Fremo al solo pensiero di conoscere la ricetta di Iorio per salvare il Molise che lui stesso ha affossato…Non c’è un solo ambito, di quelli sui quali ha ritenuto di dovere esprimere il suo – per carità legittimo – giudizio, che possa dirsi immune dalle macerie che egli stesso ha generato e lasciato in eredità. Voragini economiche e etiche. Per quello che attiene le mie responsabilità, in qualità di consigliere delegato “alle macerie” che ha lasciato Michele Iorio, avrei piacere di confrontarmi con l’ex presidente/commissario straordinario che ha gestito per un decennio tutte le emergenze della nostra regione e soprattutto quella legata, ancora oggi di fatto, alla ricostruzione post sisma.
Ricostruzione. Ciocca: Iorio parla di caos e macerie? E’ lui che ha lasciato questa situazione
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