Nel corso della riunione dell’Unità di crisi, per fronteggiare l’emergenza Covid-19, il governatore Donato Toma, ha chiesto la riapertura dei nosocomi di Venafro e Larino. Si è deciso di implementare la rete ospedaliera allargando la possibilità di posti letto nei due ospedali, oltre, all’occorrenza, a potenziare il ‘Caracciolo’ di Agnone. Verranno anche ampliati i tre reparti di terapia intensiva dei tre ospedali maggiori: Campobasso, Isernia e Termoli. La riapertura di Venafro e Larino sarà importante per continuare a garantire il diritto alla salute dei molisani in un frangente così delicato. Si potranno utilizzare gli spazi delle due strutture ospedaliere per creare nuovi posti letto, nel caso in cui si registrasse un aumento consistente dei contagi. La speranza, naturalmente, è quella di vedere, quanto prima, risolversi questa incresciosa parentesi, sebbene, senza fare polemica alcuna, visto il momento di drammatica difficoltà che stiamo vivendo tutti noi, credo che vada fatta chiarezza sulle reali motivazioni alla base di questa decisione. Intanto la documentazione per la riapertura è stata inviata al Ministero dell’Economia, il quale dovrà autorizzare il provvedimento che già avrebbe ricevuto il nulla osta del Ministero della Salute. La decisione, attesa nelle prossime ore. Per l’emergenza Coronavirus sono stati stanziati 50 milioni di euro. Di fatto ci saranno degli ospedali temporanei prevedendo, appunto, delle “aree sanitarie temporanee ” che potranno essere realizzate senza rispettare vincoli edilizi e requisiti di accreditamento sanitari. Tutto questo prevedrà l’arruolamento temporaneo di 320 tra medici e infermieri militari e in caso di ulteriore necessità di posti letto anche l’ipotesi di installare, sul territorio, degli ospedali militari.
Massimiliano Scarabeo
Riapertura degli ospedali di Venafro e Larino, Scarabeo: Una decisione saggia per fronteggiare l’emergenza Covid-19
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