Regione Molise/Le politiche infrastrutturali e trasportistiche non aiutano lo sviluppo del territorio

“Il via libera al Piano regionale trasporti 2022 – 2031 mette in evidenza l’incongruenza tra obiettivi prefissati e pianificazione. Se a questo si aggiunge la mancata visione prospettica sugli investimenti infrastrutturali il quadro che ne esce è quantomeno allarmante”.
Si può riassumere con questa frase la posizione assunta congiuntamente dalla Cisl del Molise e dal Presidio regionale della Federazione Trasporti, nelle persone rispettivamente del Responsabile Territoriale Antonio D’Alessandro e del Segretario di Presidio Simone Vitagliano, sul tema delle politiche infrastrutturali e trasportistiche.
Per i due dirigenti sindacali “l’abbandono di fatto dell’intermodalità nel trasporto pubblico locale, determinata dalle scelte negative per il trasporto su ferro che, oltre a compromettere quella visione di sistema che è alla base di qualsivoglia politica di sviluppo, rischiano di creare perdita di posti di lavoro, fa venir meno le necessarie progettazioni di servizi di TPL su gomma in adduzione alla rete ferroviaria, quanto mai necessarie in una Regione come il Molise da sempre ostaggio di un sistema viario inadeguato”.
Continuano D’Alessandro e Vitagliano “da troppo tempo paghiamo ritardi decisionali imputabili in primis ai teatrini della politica, più attenta alla forma che alla sostanza. Nel Piano regionale trasporti approvato infatti si evidenziano tre obiettivi generali:

  • Assicurare il diritto alla mobilità delle persone e delle merci, riservando un’opzione preferenziale al trasporto collettivo;
  • Assicurare lo sviluppo economico della regione, attraverso una migliore integrazione dei sistemi di trasporto ferroviario, marittimo, stradale e aereo;
  • Assicurare il perfetto equilibrio tra i predetti obiettivi e la necessità di tutelare l’assetto ambientale.

Le azioni a sostegno di questi obiettivi riteniamo che vadano in tutta altra direzione, condizionate anche dalla mancata capacità di spesa dei fondi comunitari e nazionali per le infrastrutture e con opere che, seppur realizzate, vengono lasciate all’abbandono. Questa non è programmazione, questa è resa.
In conclusione “la Cisl e la Fit continueranno a sottolineare l’importanza di una politica dei trasporti che funga da volano per la comunità, e che di conseguenza non può sottostare a logiche diverse da quelle derivanti dagli interessi legittimi di cittadini e mondo dell’impresa. Con il quadro che si sta delineando l’attrattività della nostra Regione per investimenti sociali ed economici rischia di essere inevitabilmente compromessa ”.

 Il Responsabile  AST Cisl Molise Antonio D’Alessandro

Il Segretario Presidio FIT Molise Simone Vitagliano

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