Regione/ ‘Bocciatura’ del bilancio 2021, l’analisi dell’avvocato Vincenzo Iacovino

Si continua a parlare della illegittimità costituzionale della legge della Regione Molise 31 dicembre 2022, n. 27 inerente il Rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2021.

Sull’argomento interviene tra gli altri l’avvocato Vincenzo Iacovino.

”Secondo l’Avvocatura Generale dello Stato – dice l’avvocato – la legge regionale impugnata attesterebbe di aver recuperato nell’esercizio 2021 una quota di disavanzo in misura inferiore a quanto previsto nel bilancio di previsione cui il rendiconto si riferisce violando l’art 117 della Costituzione in tema di “armonizzazione dei bilanci pubblici”. Per i Giudici della Corte Costituzionale la mancata applicazione dell’esatto ammontare della quota di recupero del disavanzo – che avrebbe dovuto essere disposta con la legge regionale di assestamento del bilancio 2021″, da adottare con le modalità previste dall’art. 50 del d.lgs. n. 118 del 2011 – comporta una sottostima della spesa complessiva tale da compromettere l’equilibrio del bilancio 2021 e di quelli successivi. La corretta contabilizzazione e il recupero del disavanzo- dice ancora Iacovino – avrebbero richiesto, infatti, l’adozione di idonee forme di copertura, quali la riduzione di altre spese o l’individuazione di maggiori entrate, e una revisione complessiva dei saldi di bilancio”.

L’avvocato prosegue con un’analisi certosina dei problemi rilevati dalla magistratura e tra questi: ”per i Giudici il rendiconto 2021 è stato approvato il 31 dicembre 2022, la sottostima del disavanzo 2021 da ripianare nell’esercizio 2022 ha determinato un illegittimo ampliamento della capacità di spesa dell’ente in quest’ultimo esercizio, proiettando gli effetti dei saldi del rendiconto 2021 sull’esercizio successivo. Difatti, come risulta dalla legge reg. Molise n. 9 del 2022, nel bilancio di previsione pluriennale per il triennio 2022-2024, è rappresentato un disavanzo da ripianare gravemente sottostimato. Tali elementi – dice ancora Iacovino – hanno condotto a escludere la possibilità di una pronuncia di cessazione della materia del contendere proprio perché la legge regionale impugnata è rimasta in vigore per un tempo sufficiente a produrre effetti sull’intero ciclo di bilancio”.

La lunga e dettagliata analisi continua con il prosieguo delle motivazioni che hanno portato la Corte Costituzionale a dichiarare l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Molise 31 dicembre 2022, n. 27 (Rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2021).

L’argomento è impattante sull’opinione pubblica e sulla società civile locale e sicuramente se ne parlerà ancora.

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