Riceviamo e pubblichiamo
Votare il rendiconto e l’esercizio provvisorio del bilancio è un atto di responsabilità nei confronti dei molisani, dei cittadini e delle aziende.
Le mie posizioni critiche nei confronti del governo Toma non scompaiono di fronte al mio voto favorevole di un documento finanziario la cui mancata approvazione avrebbe comportato una sola conseguenza: non la caduta del governo regionale, non il ritorno al voto, ma solo il blocco di tutti i pagamenti da parte della Regione verso i propri dipendenti, le aziende, i cittadini, il blocco delle assunzioni, la mancata attivazione dei processi di stabilizzazione dei precari Covid, l’assenza di qualsiasi possibilità di contrattazione con le cooperative del 118. Solo per citare qualche esempio.
La politica non è fatta solo di un puro calcolo matematico all’interno del Consiglio, è fatta anche di scelte responsabili nei confronti dei molisani sempre più in una situazione difficile, nei confronti di un’economia che ha bisogno di fiato, di programmi.
Lo spirito che oggi mi ha portato a votare favorevolmente è lo stesso spirito che nel corso di questi anni ha portato anche le stesse minoranze ad avere posizioni convergenti con la maggioranza di centrodestra. Centrodestra di cui, vorrei ricordarlo, io faccio e farò parte anche nella prossima legislatura. Il senso di responsabilità non può essere ad intermittenza: non può essere la stella polare di Andrea Greco quando il centrodestra vota una proposta dei cinquestelle ma poi diventa una presa in giro se guida la mia azione politica. Coloro che oggi gridano allo scandalo per il mio voto sono gli stessi che fino a ieri si sono alleati con chiunque pur di stare al governo: dalla Lega al Pd passando per Forza Italia.
Sento parlare di mozione di sfiducia non presentata perché i cinquestelle ipotizzano che non sarebbe stata approvata. E quale era il dramma se non passava? Il dramma è che le opposizioni non hanno presentato la sfiducia perché il timore era proprio che venisse approvata.
Agli attacchi dei Cinquestelle rispondo nell’unico modo possibile: non accetto da loro lezioni di coerenza e rivendico, da uomo di partito e di governo, il diritto di esprimere un voto secondo coscienza e secondo i problemi reali della nostra regione. L’ho fatto quando ho contestato e lo faccio quando voto a favore.
Credo che tutti i molisani siano consapevoli delle cose fatte bene e meno bene.
Capisco in ogni caso il nervosismo: oggi il centrodestra ha individuato bene politicamente quale sarà il suo avversario, ossia il centrosinistra con un Pd e Cinquestelle che solo in Molise non sono in contraddizione.
Io ero, sono e sarò un esponente del centrodestra e come tale, se mi sarà data l’opportunità, mi presenterò di fronte al popolo sovrano che in democrazia è l’unico che potrà giudicare l’operato di ognuno di noi.
Michele Iorio