Regionali 2018/Movimento Animalista Molise: presentata delegazione provinciale di Campobasso

In vista delle prossime elezioni regionali che si terranno anche in Molise, è stat presentata la Delegazione provinciale di Campobasso. Nel rifarsi al Piano Regionale per i Diritti degli Animali per il Molise, espressamente stilato tenendo conto della normativa regionale vigente e delle specifiche esigenze del territorio, si ribadisce oggi che il Movimento opererà come una realtà nuova, volta alla tutela degli animali e del loro habitat naturale.
Le istanze, sempre più diffuse nel sentire comune, di salvaguardia dei diritti degli animali, siano essi selvatici o d’affezione, sono state ampiamente recepite nel Piano Regionale e fatte proprie dalla Direzione Regionale e dai due coordinamenti provinciali.
La tutela degli animali come anello debole ma anche la necessità di preservare un territorio come il nostro, ricco ed unico, un territorio di passaggio tra nord e sud, che accoglie molte specie stanziali e tantissime in fase di migrazione impone innanzi tutto un’attenzione ed una regolamentazione rigorosa della caccia, che, pur mirando il Movimento, in un’ottica futura e forse lontana ad impedire ed abolire, tenderà nell’immediato a voler regolamentare in maniera rigorosa e rigida nel rispetto della fauna ma anche degli abitanti dei territori, che si vedono spesso limitati nella fruizione degli stessi dall’incubo e dal pericolo di imbattersi in cacciatori, con tutte le conseguenze negative del caso.
Nel Piano Regionale sono stati previsti interventi normativi al fine di tutelare gli animali domestici ed i selvatici ma anche a regolamentare l’uso degli animali nei circhi e nelle manifestazioni pubbliche.
Attenzione è stata posta agli allevamenti e alle condizioni di vita in questi contesti degli animali, a presidio e tutela anche della salute pubblica, nonché all’utilizzo degli animali per la vivisezione e nella moda.
Il rispetto degli animali ed il riconoscimento di diritti in quanto esseri senzienti sono fattori sempre più radicati nella società italiana, e occidentale in genere, per la crescente diffusione e condivisione di nuovi valori sociali nonostante le diversità culturali, socio-economiche e credenze individuali.
Gli animali fanno parte delle nostre vite e quotidianamente conviviamo con loro e con loro condividiamo le nostre abitazioni, i luoghi di aggregazione, i mezzi di trasporto, le aree verdi nelle nostre città, i luoghi di divertimento e più in generale condividiamo l’ambiente e l’intero pianeta su cui viviamo.
Ma la nostra vita è interconnessa con quella degli animali in una grande varietà di modi, a prescindere che decidiamo di vivere o meno direttamente con loro.
In parte, purtroppo, li sfruttiamo pur di soddisfare i nostri interessi: nell’alimentazione per la produzione di carne, uova, latte e molti altri prodotti di origine animale; nella ricerca “scientifica” con inutili, dannosi e atroci esperimenti di vivisezione; nella realizzazione di eventi per il tempo libero, da parte dei circhi e dell’industria dello spettacolo, per creare divertimento. Il business degli animali da compagnia alimenta un mercato basato sull’allevamento e commercio di migliaia di specie, spesso esotiche (con le inevitabili ripercussioni sulle specie autoctone). L’espansione urbana e delle industrie distrugge vaste aree di habitat naturali ogni anno per servire gli interessi umani. Anche nei settori della moda, del design, e dell’arredamento gli animali non sono visti come esseri senzienti ma come una “risorsa”, solo perché dotati di pelli, piume e pellicce.

La consapevolezza maturata negli ultimi decenni dalla nostra società che gli animali, di qualunque specie, sono esseri senzienti e in quanto tali portatori di diritti, implica un’assunzione di responsabilità etica da parte delle istituzioni pubbliche in primis, le quali dovranno adottare gli opportuni provvedimenti al fine di assicurare il rispetto dei diritti degli animali.

Su queste linee il Movimento si muoverà anche a livello regionale e nelle due province, come storica nuova realtà e nuovo attore politico sulla scena al fine di dar voce a chi non può parlare ma anche per tutelare le fasce più deboli della popolazione e per muoversi verso una realtà sociale più equa e più giusta per tutti, animali ed umani, nel rispetto della terra e degli habitat naturali in cui bisogna imparare a convivere nel rispetto reciproco.

 

 

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