“Ho chiesto di individuare soluzioni condivise e alternative in merito al raddoppio ferroviario della cosiddetta Termoli-Lesina”.
Lo rende noto il senatore Fabrizio Ortis, che ha indirizzato un’interrogazione sul tema al Presidente del Consiglio dei Ministri Draghi, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile Giovannini e al Ministro della transizione ecologica Cingolani volta a far assumere decisioni che non vadano a condizionare in modo irrimediabile un territorio e sue le peculiarità paesaggistiche, turistiche e culturali.
Il raddoppio ferroviario della tratta adriatica in questione, dopo un iter lungo e travagliato, verrebbe ad avere un notevole impatto ambientale, acustico e urbano nella città di Termoli, prevedendo barriere antirumore, di notevole altezza, poste ai margini della linea ferroviaria o in stazione, fortemente osteggiate da cittadini e comitati già in passato.
“A seguito del commissariamento – dichiara Ortis – che vede quale commissario straordinario per la realizzazione dell’opera, con nomina governativa, un dirigente della Rete Ferroviaria Italiana – ossia dello stesso soggetto proponente l’opera – e degli ulteriori chiarimenti forniti proprio da Rfi al Ministero dell’ambiente in cui viene ribadita, come possibile soluzione ai rilievi posti dalla Commissione Via-Vas in merito al nodo di Termoli, la predisposizione di lunghe barriere antirumore, ho chiesto immediati chiarimenti al presidente del Consiglio e ai ministri competenti”.
“La realizzazione del progetto – conclude il senatore – non può prescindere dalla soluzione delle problematiche che riguardano la città di Termoli. Il governo deve fornire soluzioni urgenti in grado di garantire un efficiente assetto urbano e territoriale, la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, nonché la salvaguardia della vocazione turistica della città di Termoli, con i cittadini che vanno necessariamente ascoltati e coinvolti nelle decisioni”.