Sulla questione Gemelli Molise il collega Primiani si arrampica sugli specchi. Sono anni che lui e i suoi colleghi di partito bombardano i privati convenzionati, mettendo bastoni tra le ruote, presentando interrogazioni, mozioni e fomentando un clima d’odio da caccia alle streghe. Creano il problema, insomma, e poi vorrebbero indicare la soluzione. Assurdo.
Del resto, è già accaduto con la nomina dell’ex Commissario Giustini, voluto e nominato dall’allora Ministro 5 stelle Giulia Grillo e alla fine costretto alle dimissioni dopo aver fallito su tutta la linea e senza che nessuno dei colleghi pentastellati abbia fatto un mea culpa. Primiani parla di “posizioni arcinote”. Ma quali? Le uniche posizioni dei 5 stelle ad essere note sono quelle…che cambiano. Dalla TAP all’alleanza col PD, dalle posizioni antieuro al “no al terzo mandato” è tutto un cambio di posizione e un inno all’incoerenza.
In tal senso e a scanso di equivoci, ripropongo le testuali parole riportate nell’interpellanza in questione, firmata dai consiglieri 5 stelle, che, nelle premesse, in maniera chiara individuano correttamente le responsabilità: “lo Stato Centrale ha sottratto agli organi elettivi della regione Molise la competenza in materia di politica sanitaria assegnando, di conseguenza, ad una struttura commissariale esterna il compito di attuare le azioni definite nei piani operativi in ordine alla realizzabilità gli equilibri finanziari nella dimensione e nei tempi ivi programmati, in funzione degli interventi di risanamento, riequilibrio economico-finanziario e di riorganizzazione e riqualificazione del sistema sanitario regionale, anche sotto il profilo amministrativo e contabile”.
Salvo poi riuscire puntualmente a smentirsi.
Ci sarebbe da ridere, ma purtroppo la questione è drammaticamente seria.
Gianluca Cefaratti