“Grazie alle tante mamme e ai tanti papà che ci hanno creduto fin dal primo momento. Finalmente una bella notizia quella sul punto nascita di Termoli che continuerà a restare aperto, che premia chi si ribella, chi sogna e ci mette la faccia, che premia chi crede che solo lottando si può sconfiggere la mala politica e, soprattutto, chi gestisce la cosa pubblica come se fosse una sua proprietà privata.
Il popolo del Basso Molise ha vinto contro i poteri forti”. E’ quanto dichiarato da Aida Romagnuolo leader di “Prima il Molise”. Con la bocciatura da parte del Consiglio di Stato del ricorso presentato dai ministeri e dall’Asrem, ha continuato Romagnuolo, ad aver vinto questa battaglia anche se fino al prossimo aprile, sono stati il territorio del Basso Molise e i cittadini oltre ovviamente alle varie amministrazioni comunali, le tantissime mamme e padri di famiglia e i vari comitati spontanei.
Il punto nascita di Termoli quindi, ha proseguito Romagnuolo, continuerà a restare aperto grazie alla sospensiva del Tar Molise anche se il mio auspicio e il mio impegno, sarà quello che si riveda una volta per tutte il decreto Balduzzi che di fatto cancella sul nostro territorio eccellenti strutture come quella del Basso Molise. Eppure, ha ancora detto Romagnuolo, arrivare a cifre più elevate nel punto nascita di Termoli basterebbe poco, basterebbe un ottimo primario e, ce ne sono, per ritornare agli standars del prof. De Palma.
Sono del parere, ha concluso Romagnuolo, che la Regione Molise si faccia una volta tanto, interprete dei bisogni dei cittadini e degli interessi di chi vive nel Basso Molise, affrontando di petto la situazione a cominciare da tutti i capigruppo presenti in Consiglio Regionale per recarsi dal Ministro Pazienza, e con lui riprogrammare una legge, quella dei 500 parti all’anno, che procura solo danni alle popolazioni e ai territori di piccole dimensioni.